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Giornata politico-amministrativo intensa e ‘movimentata’ nel Palazzo Municipale della città delle Terme e dei Vivai, partendo dalla conferenza nella mattinata di ieri del sindaco Domenico Munafò, all’attesa seduta di consiglio comunale svoltasi in serata.

La conferenza del sindaco Domenico Munafò nella mattinata, in cui si è fatto il punto di quanto fatto fin qui dall’Amministrazione sul piano della gestione dell’ordinario tenendo conto del Piano di riequilibrio che incombe sul Comune, dalla raccolta differenziata con una media annua di oltre il 70 per cento, all’ottima gestione del decoro urbano e alla delicata situazione delle casse comunali.

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Nella sostanza il primo cittadino attraverso l’incontro ha chiesto maggiore chiarezza e buon senso da parte di tutte le forze politiche in campo. Cercando di lanciare un messaggio chiaro e forte il sindaco Munafò, ha evidenziato: “E’ stato inusuale quanto visto ed assistito nell’ultima seduta consiliare. Adesso propongo l’azzeramento di tutte le cariche istituzionali inclusa giunta comunale, aprendo al dialogo e alle consultazioni con le varie forze politiche”.
Inoltre Munafò ha fatto ben capire che in caso di minoranza in consiglio, di essere pronto ad andare avanti nel proprio percorso, pensando a proporre atti per il bene del paese e confrontarsi in ogni singola seduta di civico consesso.
Intanto in mattinata da segnalare, come ha puntualizzato il sindaco Munafò sono giunte le rimessioni delle cariche assessoriali di Domenico Genovese, Daniele Biondo, Anna Elisa Imbesi e le dimissioni protocollate del neo-assessore Nino Mandanici.
Nel documento a firma dei tre assessori comunali, si legge: “Egregio Signor Sindaco, i sottoscritti Domenico Genovese, Daniele Biondo ed Anna Elisa Imbesi, desiderano innanzitutto rigraziarLa per la dimostrazione di fiducia rivolta nei nostri confronti, quando ci ha fatto l’onore di chiamarci a far parte del Suo esecutivo.
Riteniamo di aver ricoperto l’incarico da Lei affidatoci con spirito di servizio, animati dalla voglia di dare il nostro contributo allo sviluppo del paese e nell’esclusivo interesse dei cittadini di Terme Vigliatore.
Tuttavia preso atto delle posizioni assunte da alcuni Consiglieri nell’ultimo Consiglio Comunale, con umiltà e per senso di responsabilità, riteniamo opportuno rimettere nelle Sue mani il mandato a suo tempo conferitoci, al fine di permetterLe di avviare serene consultazioni con i vari gruppi consiliari e trovare il sostegno politico idoneo a garantire una duratura stabilità di governo, che Le permetta di realizzare i vari punti del programma elettorale, presentato alla cittadinanza e da noi ampiamente condiviso.
Il sostegno dimostratoLe nello svolgimento del delicato incarico che ricopre e la stima verso la Sua persona, non sono mai venuti meno, anzi si intendono confermati anche per il futuro, a prescindere dal ruolo ricoperto”.

In serata si apre un attesa seduta di consiglio comunale, davanti ad un pubblico assai numeroso in aula consiliare, il cui clima appare fin da subito molto ‘caldo’, c’è in gioco anche il paventato scioglimento del civico consesso se non si arrivasse ad approvare il bilancio finanziario 2018.
Un consiglio comunale che si riunisce dopo la seduta di fine anno molto tribolata, risalente allo scorso 30 dicembre, in cui sono molto rilevanti i punti all’ordine del giorno. Dalla programmazione economica del Comune con il Bilancio consuntivo 2018 e la realtiva discussione. Al riconoscimento di legittimità debiti fuori bilancio (art. 194 TUEL), analisi dello stato dell’arte, con discussione e deliberazione di indirizzo conseguente; Salvaguardia degli equilibri di bilancio ai sensi e per gli effetti dell’art. 193 e s.m.i., analisi dello stato dell’arte. Discussione e deliberazione di indirizzo conseguente; Conto consuntivo esercizio finanziario 2018, analisi dello stato dell’arte. Discussione e deliberazione diindirizzo conseguente.

Ma risulta fondamentale il punto 5 l’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2018. E a seguire anche l’approvazione piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi di Polizia Municipale – Art.13 L.R.17/90 — Triennio 2019/2021.

Il consiglio prende il via con la parola al gruppo Volare Alto, si fa portavoce la consigliera Stella Giunta, confermando che disconoscono Fabio Valenti da capogruppo e si riservano per la prossima seduta di comunicare il nome del nuovo capolista.
Il consigliere Giovanni Zanghi dichiara di essere pronto a dimettersi dalla carica di vice-presidente consiglio comunale nel rispetto della cittadinanza e nella speranza di avere un quadro politico-amministrativo più stabile. Mentre Franco Canduci nel suo intervento tiene a precisare al sindaco che non ha mai fatto capire di voler passare nella maggioranza. A seguire Domenico Feminò, davanti alla situazione di instabilità e alle parole del sindaco proferite in mattinata, si dichiara disponibile al dialogo con senso di responsabilità verso i cittadini.
Per il consigliere Fabio Valenti, in un documento attacca maggioranza e sindaco tacciandoli di ‘leaderismo’ e di poca chiarezza nel modus operandi.
Per Florinda Duci si ritiene che alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi, la consigliera dichiara “nullo” l’accordo fatto in precedenza con il sindaco sul possibile inserimento nella giunta.
Il capogruppo di opposizione Angelo Sottile, invita al senso di responsabilità Amministrazione e maggioranza: “Abbiamo in gioco il futuro del nostro Comune, dobbiamo mettere da parte questa rissa. Si deve far fronte a problemi seri, incombe il dissesto dell’ente. A mio giudizio sindaco deve fare bagno di umiltà, altrimenti si dimetta”.
A seguire il consigliere ed assessore uscente Daniele Biondo, il quale puntualizza la presa d’atto degli assessori davanti alla difficile situazione creatasi in consiglio, tenendo a precisare che: “La giunta ha fatto un passo indietro rimettendo le loro deleghe per il bene della comunità, in quanto a noi non interessa la poltrona bensì il miglioramento della vita della nostra comunità”.
Il presidente del consiglio comunale Emanuela Ferrara, invita il sindaco a far presentare le dimissioni assessoriali e procedere ad un “cammino più condiviso”.
Subito dopo si passa alla trattazione dei punti, il capogruppo di minoranza Sottile, invita a dare priorità nella seduta al rendiconto di gestione finanziario 2018. Inoltre propone di ritirare i suoi tre punti messi all’ordine del giorno, dal riconoscimento di legittimità debiti fuori bilancio (art. 194 TUEL), analisi dello stato dell’arte, alla salvaguardia degli equilibri di bilancio ai sensi e per gli effetti dell’art. 193 e s.m.i., analisi dello stato dell’arte, al conto consuntivo esercizio finanziario 2018, analisi dello stato dell’arte.
Passa in aula, con 11 voti favorevoli, la proposta di passare al quinto punto, con focus sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2018.

A riguardo l’assessore al ramo Biondo ha cercato di fare il punto sui dati in possesso dell’ente. Subito dopo prende la parola Sottile, invitando a fare maggiore chiarezza sui debiti fuori bilancio.
Si passa alla votazione, ed il bilancio finanziario 2018 con immediata esecutività, viene approvato con 9 voti favorevoli e 3 contrari.
Dopo la sospensione si passa alla discussione del punto 6: Approvazione piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi di Polizia Municipale – Art.13 L.R.17/90 — Triennio 2019/2021. Ma dopo un botta e risposta tra consiglieri, la trattazione del punto viene rinviato per al fine di aggiornare l’atto, con 4 astenuti e 8 favorevoli.

Adesso il quadro politico-amministrativo appare poco chiaro e definito, il primo cittadino Domenico Munafò ha lanciato la proposta dell’azzeramento delle deleghe assessoriali, per le quali si attende l’ufficialità con documenti protocollati diretti al sindaco che con molta probabilità arriveranno in giornata, mentre il consiglio comunale tra diatribe e ‘conti in sospeso’ tra le parti, si ‘salva’ con la votazione del gestionale 2018, ma la situazione è sempre nebulosa e serve maggiore equilibrio e buon senso.

Un comune in pre-dissesto con un debito di oltre 8 milioni di euro, che attinge risorse dal Piano di riequilibrio con fondo di rotazione, per il quale il sindaco Munafò in nottata sarebbe partito alla volta di Roma al fine di incontrare dirigenti al Ministero dell’Economia, ha necessità in consiglio di trovare una ‘stabilità’ forte e duratura, per la risoluzione delle diverse questioni aperte e con l’unica finalità di migliorare le sorti della cittadina.