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L’ex tecnico comunale di Terme Vigliatore Geom. Vincenzo Torre è stato assolto, dalle accuse di abuso d’ufficio e illecito edilizio, assieme al Funzionario Regionale Mario Tomasino, al progettista Arch. Daniele Miano e ai presidenti della cooperativa edilizia “Stella Cometa 88” Prizzi Antonino e Michele Alessandro, in relazione ad un Programma Costruttivo progettato su terreni ricadenti in c.da San Biagio del Comune termale.
Lo ha deciso il Tribunale di Barcellona P.G., presidente Orifici, componenti Sidoti e Murabito, con la formula “perché il fatto non sussiste”, rigettando così le richieste di condanna che erano state formulate dalla Procura nei confronti di tutti gli imputati.
Il procedimento traeva origine da svariate denunce presentate all’autorità giudiziaria dai titolari di un’azienda vivaistica interessata dall’espropriazione dei terreni su cui dovevano sorgere i fabbricati, i quali lamentavano anomalie ed illeciti vari nell’iter di approvazione, da parte degli organi comunali, di un Programma Costruttivo presentato dalla cooperativa edilizia “Stella Cometa 88” per la costruzione di n. 12 alloggi sociali e per questo si erano anche costituiti parte civile nel processo penale, per reclamare i presunti danni subiti.
Il Programma Costruttivo in questione aveva avuto un iter amministrativo particolarmente travagliato ed alla fine era stato approvato dal commissario ad acta appositamente nominato dalla Regione Siciliana in sostituzione del Consiglio Comunale inadempiente.
Dopo le denunce e l’avvio dell’indagine penale i terreni interessati dal Piano erano stati anche sottoposti a sequestro preventivo nell’anno 2015 e solo successivamente erano stati dissequestrati anche perché nel frattempo l’Ufficio Tecnico guidato dal Geom. Vincenzo Torre, una volta accertata l’intervenuta decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, aveva disposto la restituzione degli immobili ai legittimi proprietari in applicazione della normativa sulle espropriazioni.
Secondo l’accusa e come si legge nel relativo capo d’imputazione, con il loro comportamento gli imputati avrebbero procurato “alla società Cooperativa Stella Cometa 88 un ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nell’autorizzare, con concessione edilizia n. 31 del 23.08.2012, la costruzione di 12 alloggi”, in violazione della normativa nazionale e regionale di riferimento.
Nel corso del processo, i difensori degli imputati, gli Avv.ti Francesco Puliafito, Nino Favazzo, Filippo Barbera, Antoniele Imbesi e Tommaso Calderone hanno invece dimostrato, anche con l’ausilio di alcune consulenze tecniche di parte, l’infondatezza di tutte le imputazioni contestate.
In conclusione, all’esito di una breve camera di consiglio svoltasi all’udienza del 15/06/2020 e nell’attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che saranno depositate entro i prossimi 90 giorni, il Tribunale ha valutato gli elementi acquisiti al processo come inidonei a fondare un giudizio di responsabilità e conseguentemente ha emesso una pronuncia di assoluzione piena nei confronti di tutti gli imputati e per tutte le imputazioni loro elevate, perché il fatto non sussiste.