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Si tira fuori dai giochi elettorali comunali il fondatore e coordinatore di Nuova Rinascita Angelo Sottile, capogruppo di minoranza ed ex candidato sindaco alla scorsa tornata elettorale. 

“Per chiarire a quanti nostri concittadini, ripetutamente, a partire dalla mozione di sfiducia in poi, – spiega in una nota stampa Sottile – mi chiedono di conoscere il mio impegno nella imminente campagna elettorale.
Da candidato Sindaco di Nuova Rinascita perdente, ho rappresentato il gruppo Consiliare di Nuova Rinascita, svolgendo il ruolo di opposizione in Consiglio Comunale, in coerenza con quanto rappresentato nei pubblici comizi, con impegno, passione e determinazione ponendo in atto tutte le azioni politiche ed istituzionali per impedire la gestione della cosa pubblica a favore di pochi “amici” ed a danno della collettività, e ciò, con i rischi a cui tale operato può essere sottoposto, come la storia suggerisce, tentando di ricondurre l’attività gestionale dei soldi pubblici su canali di legalità, trasparenza, equità e correttezza amministrativa.
Ritengo sia doveroso, seppur sinteticamente, rispondere alle Vostre istanze, e nel contempo, condividere con Voi, le ragioni delle mie scelte.
La traumatica mozione di sfiducia al sindaco Dott. Munafò, presentata e votata dalla sua stessa maggioranza, compresi, inspiegabilmente, assessori fino all’ultimo minuto vicini al Sindaco, mi ha visto, quale Capogruppo di Nuova Rinascita, unica opposizione in Consiglio Comunale, nettamente contrario, non certo per difendere l’operato del Sindaco, ma per l’inopportunità che la situazione economica, sociale, pandemica e post alluvionale imponeva, il senso di responsabilità e l’amore per la comunità avrebbe dovuto far decidere di rimandare il regolamento dei conti politici, personali e non solo.
Questi stessi protagonisti, come anche il Sindaco sfiduciato, non hanno ritenuto di spiegare nulla al paese, e quindi, le ragioni di questa grande forzatura rimangono un mistero, ancora oggi incomprensibile.
Da allora la situazione politica è peggiorata, con pesanti ingerenze di persone e gruppi esterni alla politica ed al territorio di Terme Vigliatore, con cambi di casacca e scelte di Consiglieri Comunali e di soggetti della cosiddetta “classe dirigente” di questo paese del tutto inspiegabili, alleanze inimmaginabili, che preludono a nulla di buono, per la nostra comunità.
Si stanno allenando per un assalto alla diligenza con ogni mezzo, calpestando le più elementari regole politiche e del vivere civile, dove i migliori che si professano persone oneste, incappano nel severo giudizio di BENEDETTO CROCE che affermava, “l’onesta politica si misura con la capacità e l’adeguatezza al ruolo”.

Tale situazione, unitamente al fatto che, la classe dirigente che è rimasta fuori dalla squadra della mozione di sfiducia si è appalesata sin da subito, animata da velleitari protagonismi e connessioni varie, contraria alla continuità della linea dell’intransigenza portata avanti da me ed il gruppo di Nuova Rinascita in Consiglio Comunale, di fatto perpetuando, seppur come parte concorrenziale o non aggregata alla squadra maggioritaria, l’intenzione di una continuità politica che ha portato questo paese al disastro economico, sociale e di democrazia, mi ha portato e mi porta al profondo convincimento, non senza grande sofferenza, che soltanto un intervento, anche se tardivo, attento e capillare sulla realtà in cui è piombato il territorio di Terme Vigliatore, delle Istituzioni preposte, può riportare nel nostro Comune un’agibilità politica.

I preziosi insegnamenti della mia famiglia, su valori di moralità, onestà, coerenza e lealtà, che sono stati la via maestra della mia vita, come dimostra la mia storia personale, non mi consentono insieme con gli amici di Nuova Rinascita, in nessun modo, di restare invischiato in una realtà di imbarbarimento e di situazioni a dir poco opache, tra regolamento di conti interne, di minestre riscaldate e velleità di giovani all’anagrafe, ma già politicamente vecchi, e nella considerazione che non devo difendere interessi personali o della mia famiglia, o ottenere posti al sole, ho deciso di non partecipare, in forma attiva, alla fase preelettorale e di partecipare alle prossime elezioni da cittadino attivo, sempre impegnato per il mio amato paese, ma non impegnato a nessun titolo e ruolo in nessuna coalizione, che per i sopraelencati motivi non può avere la mia fiducia. Questo, quanto dovuto e sentito, – conclude – per chiarezza ed affetto ai miei concittadini ed al mio paese”.