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Nella città delle Terme si alimenta il dibattito politico-amministrativo dopo la proposta di un documento-lettera firmato da sette consiglieri di maggioranza, alla luce del periodo emergenziale, vuole far riflettere il Sindaco Domenico Munafò a prendere delle nuove decisioni e cambiare passo.

I consiglieri Biondo, Canduci, Valenti, Ferrara, Calabrò, Femino’ e Zanghì, criticano il “modus operandi che non ha messo in pratica fino ad adesso: la collegialità” .

“I Consiglieri comunali hanno trovato una quadra, appunto in collegialità, – spiega Femino’- su contenuti definiti.
In virtù del fatto che la gente ha chiesto a gran voce più vicinanza con il territorio si é chiesto il passaggio al Sindaco di nominare un esecutivo politico.
Alcuni dei firmatari sposano il “progetto” senza spendersi o nominare Assessori in prima persona altri si, poco importa, quello che conta é la sostanza, il fine.
Il tutto nasce dal bisogno di ritrovare il contatto diretto con la cittadinanza che anche e soprattutto nei momenti tristi ha cercato questo contatto attraverso i consiglieri comunali, eletti.
Nulla da dire al lavoro profuso dalle varie giunte tecniche susseguitesi che, sicuramente, hanno dato il massimo, ma quello che si cercava al Sindaco, da sempre era ed é la collegialità ed il contatto con la gente, fondamenti che sono venuti a mancare.

In sintesi i punti principali si incentrano:

– Gestione post emergenze (covid 19 , alluvione);
– Stabilizzazione del personale precario;
– Potenziamento e qualificazione con eventuale progressione verticale della pianta organica del personale;
– Redazione del PRG come da atto d’indirizzo deliberato dal Consiglio Comunale il 30/12/19;
– Approvazione in Consiglio del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo;
– Sblocco delle opere già decretate;
– Realizzazione di un parco progetti necessario per il recepimento di finanziamenti;
– Conseguimento degli obiettivi di riequilibrio finanziario;
– Messa a punto di un pacchetto per la promozione turistica, che punti sulla riqualificazione del territorio, sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico e sulla tutela ambientale”.

Infine il documento-lettera integrale, proposto dai sette consiglieri ed indirizzato al primo cittadino: 

“Ci sembra doveroso, oltre che necessario, chiarire alla cittadinanza di Terme Vigliatore il senso politico che ha portato alcuni Consiglieri Comunali a sottoscrivere un documento attraverso il quale viene data ampia disponibilità al Sindaco a formare un Esecutivo cosiddetto “politico”, composto da persone designate dai Consiglieri Comunali eletti nella ultima competizione elettorale o da loro stessi, con il fine di affrontare le problematiche esistenti in una collegialità assoluta, con la possibilità di partecipazione anche di coloro che successivamente si riconoscessero nel documento.
Vi è la consapevolezza di non poter più aspettare in quanto l’attività politica, ormai quasi ferma da mesi causa pandemia da Covid-19, è stata messa in forte difficoltà da questa tremenda alluvione, che ha coinvolto famiglie, imprese e attività commerciali in genere, trovatesi a subire danni di non facile quantificazione.
Urge la necessità di un Esecutivo coeso, cosiddetto “politico” che affianchi il Sindaco nel difficile compito di affrontare questa situazione.
La sottoscrizione del documento da un senso politico allo stesso, cioè non nasconde nessun inciucio sottobanco o accordo politichese con partiti politici, bensì solo un impegno tra persone elette dai cittadini che rappresentano una comunità con la quale è necessario confrontarsi coinvolgendo tutti coloro che vogliono contribuire alla vita politica amministrativa del Comune, con proposte, suggerimenti e quant’altro.
Quindi solo un progetto che va portato avanti per la gente e con la gente, prescindendo il legame con i politici del territorio che, se è il caso, vanno anch’essi coinvolti tutti sulle problematiche di interesse Comunale, così come le associazioni ed i rappresentanti di categoria.
Tutti coloro che condividono il documento sono consapevoli delle responsabilità che derivano dalla scelta fatta e in egual misura responsabili in caso di fallimento.
Chi verrà designato a far parte dell’ Esecutivo è a conoscenza che ogni atto amministrativo, prima di essere deliberato, verrà esaminato, preventivamente, in forma collegiale dai sottoscrittori del documento.
Quindi, “tutti promossi o tutti bocciati”.
Questo chiarimento era doveroso per la cittadinanza, in primis per stroncare sul nascere le false notizie che artatamente vengono riportate nei bar, soprattutto, perché non esistono ad oggi altre alternative per amministrare questo Comune.
Il Sindaco deve essere il garante del progetto, in quanto il rispetto dell’impegno assunto da parte di tutti, lui compreso, gli garantisce di arrivare alla conclusione del mandato elettorale, evitando un eventuale potenziale ricorso ad un voto anticipato, di cui tutti avrebbero una qualche responsabilità da giustificare alla gente.
Se si è arrivati alla volontà condivisa di percorrere questa strada, mettiamoci al lavoro affrontando punto per punto le problematiche che più volte sono state elencate, ma che ora vanno risolte nella consapevolezza che non è un gioco, piuttosto un impegno e un sacrificio costante da parte di tutti.
Ci auguriamo che il tutto possa servire a fermare, o quantomeno a ridurre queste forme di odio, di azioni di contrasto, destabilizzanti, di commenti gratuiti e quant’altro, nell’interesse generale e di rispetto verso la Comunità ed anche verso tutti coloro che vogliono investire nel nostro territorio, bisognevole soltanto di essere amministrato e migliorato.