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E’ stata presentata nella giornata di oggi, ed annunciata nella seduta di Consiglio comunale in corso, la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Domenico Munafò, dei consiglieri comunali Biondo Daniele, Calabrò Maria Rita, Canduci Francesco, Duci Florinda, Feminò Domenico, Genovese Domenico, Valenti Fabio. 

Il documento depositato da Fabio Valenti che in aula ha dichiarato: “Considerato che il sindaco non ha saputo gestire l’emergenza Covid-19 in questi mesi e la questione alluvionale dopo. I cittadini non possono permettersi ulteriori rischi per la loro incolumità. Inoltre è anche da considerare l’uscita in conferenza stampa del sindaco. Abbandoniamo l’aula chiedendo la verifica del numero legale”.

Essendo decorso il termine della presentazione della mozione, di cui all’articolo 10 della Legge regionale che impone i 24 mesi dall’insediamento, si può attuare la proposta con l’appoggio del numero dei consiglieri di 2/5 richiesti dalla normativa. Entro 10 giorni e non oltre 30 il consiglio si dovrà riunire.

Nel documento presentato dai consiglieri firmatari, si legge nel dettaglio: “La mozione è supportata da motivazioni di carattere sia politico che amministrativo, che saranno meglio illustrate nella seduta di consiglio comunale che il Presidente convocherà, al fine di porre in discussione la stessa, entro 10 e non oltre giorni 30 dalla presentazione.
E’ fuor di dubbio che all’alba della sindacatura Munafò, nessuno dei consiglieri firmatari avrebbe potuto soltanto pensare di giungere, qualora la mozione sia esitata favorevolmente dal consiglio comunale, a questo epilogo.
Nulla di personale nei confronti del Sindaco Munafò ma, purtroppo, è la capacità di ricoprire il ruolo politico di Sindaco che è venuta meno.
Tra le motivazioni, rifacendoci all’ordine del giorno, la goccia che letteralmente ha fatto traboccare il vaso è stata la gestione delle emergenze, quindi del Covid e dell’Alluvione, ancora attuali in paese.
La gente ha dimostrato paura!!! Fino ad arrivare a chiedere delle risposte, mobilitandosi in massa fino alle porte del Palazzo Municipale.
Abbiamo chiesto noi questo Consiglio Comunale ma, alla luce della conferenza stampa tenuta dal Sindaco, guardandoci negli occhi, abbiamo capito che la figura di Amministratore, Munafò, non è stato in grado di incarnarla, soprattutto di fronte a questi momenti, ragion per cui bisognava fare qualcosa.
Con senso di sacrificio e responsabilità, abbiamo deciso di fare un passo indietro, ridando la parola ai cittadini, proponendo proprio adesso la mozione di sfiducia.
Non bisognava più perdere tempo di fronte al grido di allarme di un territorio, rimandare sarebbe troppo tardi.
Terme Vigliatore non può permettersi di piangere vittime per via di un’ulteriore disastro alluvionale che possa riverificarsi in un territorio così fragile ed esposto com’è il nostro adesso.

Se la mozione dovesse essere esitata, congiuntamente, ci rivolgeremo alle Istituzioni quali Presidente della Regione ed Assessorato agli Enti Locali, confidando nella nomina di un Commissario che abbia le giuste esperienze e competenze per la gestione di eventi analoghi a quelli che hanno colpito la nostra cittadina, nella speranza che lo stesso, contrariamente a quanto fatto fino adesso, possa dare risposte e soluzioni immediate alle emergenze, in sinergia con le Istituzioni preposte, con interventi mirati per garantire la messa in sicurezza del Territorio e la pubblica incolumità”.

La seduta con all’ordine del giorno le questioni emergenziali sul Covid-19 e sulle misure alluvionali, è stata sciolta dopo dieci minuti dall’avvio. Si riprenderà domani pomeriggio alle 18.30, come da prassi dopo la caduta del numero legale, anche se con molta probabilità il copione non cambierà..

In un momento storico così difficile sul piano dei rischi idreogeologici, sanitari ed anche economici e sociali, per la comunità termense ci si aspettava maggiore unità di intenti tra le varie forze politiche in campo. Invece un ulteriore scossone politico-amministrativo, nel durante cittadini e famiglie attendono risposte da mesi sia sulla questione dei sostegni dell’emergenza Covid-19 che dopo le due alluvioni con danni ingenti per case ed attività, che potrà portare ad un possibile scioglimento del consiglio e dell’amministrazione comunale per dare spazio ad un Commissario regionale al fine di traghettare il Comune nella gestione dell’ordinario e verso nuove elezioni comunali.