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Terme Vigliatore, intervento in stile Sandokan sui cavalcavia, “mutilate” diverse piante. L’amarezza dell’ex Assessore al verde pubblico Michele Isgrò.
Tempi decisamente bui per la ridente cittadina di Terme Vigliatore che in questi ultimi mesi sta soffrendo per la congiuntura di alcune concause che stanno determinando un progressivo decadimento della qualità di vita nel paese, particolare riferimento a quelle peculiarità che ne avevano determinato vanto e visibilità nazionale: il verde, l’ordine, la pulizia.
L’assenza di una amministrazione comunale con la sfiducia al primo cittadino avvenuta nello scorso mese di dicembre, le alluvioni che hanno ferito porzione del paese, le restrizioni covid che stanno minando umore libertà ed economia come nel resto del mondo e per finire il recente provvedimento di chiusura dei sei cavalcavia della A20 presenti sul territorio, ossia tutti, trasformando la viabilità della località tirrenica in una snervante gimkana ricca di imprevisti e criticità.
A rifinire goffamente questo triste quadro un intervento di potatura per rendere visibili i cartelli sui tratti di limitazione viaria. Per ridurre le rigogliose siepi di oleandro, sono state effettuate potature a dir poco maldestre.
Indignazione e amarezza è stata espressa dall’ex Assessore al Verde Pubblico e Decoro Urbano di Terme Vigliatore Michele Isgrò: “sono sconcertato, non comprendo perché si continua a deturpare questo paese con lavori ad muzum, neanche Sandokan sarebbe riuscito a fare peggio ma almeno lui era innamorato di Marianna. Nessun amore invece nel “massacrare” le piante mutilandole selvaggiamente in verticale troncando irragionevolmente mezza pianta. Sarebbe bastata una corretta pratica agronomica, potarle in modo omogeneo ad altezza del guard rail. Il tempo di intervento sarebbe stato uguale e uguale la spesa, la visibilità dai cartelli ugualmente garantita e la ripresa vegetativa delle piante avrebbe generato un gradevole effetto per il paesaggio, attenuando peraltro anche la sofferenza di attesa dietro i semafori. C’è di più, oltre il danno la beffa, la maldestra potatura ha portato alla luce diversi sacchetti di rifiuti abbandonati, lasciati a giacere sul posto come nulla fosse.
Lancio un appello ai Dirigenti della Provincia, lancio un appello al Commissario Straordinario di Terme Vigliatore, lancio un appello ai Deputati Regionali di questo comprensorio, lancio un appello alle Associazioni che amano le piante e l’ambiente. Capisco l’urgenza, capisco l’esigenza immediata ma fate tornare gli operai per riprendere e rifinire il lavoro a perfetta regola d’arte, fatelo per il territorio, fatelo come buon esempio per le future generazioni. Non possiamo prima celebrare la Giornata Mondiale della Terra e il giorno dopo creare scempi.
Per Terme Vigliatore il verde pubblico ha un’importanza strategica straordinaria, si è generata coesione tra gli operatori che amorevolmente se ne prendono cura come in poche altre località. Si è generato vanto e orgoglio tra la gente per la visibilità nazionale del Marchio Comune Fiorito. Proprio gli oleandri dei cavalcavia con un’altra mia iniziativa sono stati la prima “slow road green d’Italia” ne hanno parlato media nazionali e internazionali. Vederli maltrattati cosi viene solo da piangere!!
Il nostro paese è un polo vivaistico d’eccellenza, ogni giorno le nostre aziende ospitano clienti e prestigiosi gruppi di acquisto provenienti da ogni parte d’Europa. Un paesaggio devastato incide e deprezza anche i prodotti e i rapporti commerciali, tralasciando l’immagine indecorosa che ogni persona che vi transita si porta via. Abbiamo quasi dieci chilometri di spiaggia con l’affaccio a mare su uno degli scenari paesaggistici più belli della Sicilia se non del Mondo, il “Triangolo del Sole” tra Golfo di Tindari, Isole Eolie e Capo Milazzo. Non si chiedono miracoli. Per l’intero comprensorio forse non basterebbero neanche quelli, quantomeno però proviamo a salvare il salvabile. Grazie a chi darà ascolto alle mie esternazioni”.