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Riceviamo in redazione e pubblichiamo, un intensa lettera del presidente del consiglio comunale termense, Emanuela Ferrara, che invita a stare uniti in questo terribile momento di emergenza sanitaria per l’Italia e tutti noi:  

“Uniamoci,amiamo,
L’Unione e l’amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla “Vita”
Mi sono permessa di riportare, con una piccola modifica,Vita al posto di morte, alcuni versi del
nostro bellissimo Inno nazionale.
Spessissimo ci infiammiamo e lo cantiamo insieme ai nostri figli durante le imprese degli Azzurri di
calcio o degli altri nostri atleti quando ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani, soprattutto
nelle competizioni mondiali.
Ebbene potrebbe servire anche ora che stiamo giocando, spesso non con le stesse regole, una
partita internazionale in cui sono coinvolti non solo tutti gli Stati ma l’umanità intera. Tutta la Terra.
Le due cose coincidono, non per niente ,uomo, umanità hanno la stessa radice di terreno, humus.
Questa tragedia che stiamo vivendo e della quale forse non ci siamo resi abbastanza conto ci
deve insegnare che ci sono cose che debbono unire e che, in ogni caso, sono sempre di più le
cose che ci uniscono piuttosto che quelle che ci dividono.
E tutti quanti, sicuramente, siamo uniti dall’amore per i nostri figli, le nostre famiglie i nostri
compaesani, i nostri concittadini , il mondo intero.
Abbiamo capito che basta un essere microscopico, sia esso il Coronavirus o altro virus legato alla
peste suina, piuttosto che all’aviaria, od alla peste invece che alla spagnola, per farci ritornare ad
essere piccoli ed indifesi di fronte alla fragilità di cui ognuno di noi è portatore.
Mi sto permettendo di rivolgermi a tutti Voi, innanzitutto come, madre, come donna ed anche, ma
solo funzionalmente, come Presidente del Consiglio comunale, per invitare tutti, nessuno escluso,
alla massima comprensione ed alla massima collaborazione: suggeriamo piuttosto che criticare,
costruiamo piuttosto che distruggere, in ballo ci sono le nostre esistenze ma soprattutto quelle dei
nostri e dei loro figli.
E’ tempo di stare uniti, di stringerci accanto alle Istituzioni ed ai loro Rappresentanti, è tempo di
avere fede, di credere in coloro che in virtù del ruolo che loro è stato assegnato hanno il compito
di prendere decisioni responsabili ed a volte anche impopolari.
Dobbiamo avere fiducia negli uomini di scienza, nei medici, nei virologi, nei responsabili della cosa
pubblica che, sicuramente, potranno sbagliare ma che, altrettanto sicuramente, lo faranno meno
di chi non conosce a fondo i problemi e, improvvisamente, ritiene di poter fare tutto ed il contrario
di tutto.
Il mio appello è rivolto a tutti gli attori della cosa pubblica di Terme Vigliatore, ai Cittadini e,
comunque, a tutti gli “uomini di buona volontà”, restiamo uniti, facciamo singolarmente e
collettivamente la nostra parte, ci sarà tempo e modo per ritornare a “bisticciare”, per ora
lasciamo spazio al confronto ed alla fiducia reciproca, consapevoli che stiamo vivendo un
momento storico unico dal quale o si esce tutti insieme od il prezzo da pagare sarà altissimo.
Rifiutiamo gli egoismi ed il piccolo o grande delirio di onnipotenza e superbia in cui spesso
cadiamo, anche i grandi della terra, fra tanti, Trump, Bolsonaro,, attori famosi, hanno fatto marcia
indietro, si sono resi conto che sono anche loro solo uomini e come tutti gli uomini soggiacciono
alle medesime leggi che, al contempo, sono umane e divine.
Nessuno è esente, approfittiamo per fare un bagno dì umiltà, mettiamo da parte i piccoli e grandi
egoismi personali, insieme possiamo dimostrare che si può uscire dal tunnel ed avere speranza in
un mondo migliore.
Cominciamo con il primo passo e cominciamo dall’uscio di casa nostra.
“Uniamoci, amiamo, l’Unione e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore.
Stringiamoci a coorte siam pronti alla “vita””.