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Non solo spettacoli o performance teatrali e artistiche, ma anche eventi a carattere culturale e di approfondimento storico. Coerentemente con la visione “multiforme” immaginata dal direttore artistico Anna Ricciardi, dal sindaco Mauro Aquino e dall’assessore al turismo Cesare Messina, il 63° Tindari Festival, nella sezione denominata “Books and Arts”, dedica ampio spazio a vernissage, presentazione di libri e manifestazioni tese a divulgare la storia e le tradizioni del territorio pattese e del suo hinterland.

“Il Liber Rubeus e il suo restauro” è il primo di una serie di eventi programmati a tale scopo. Alle 11.00 di sabato 27 luglio alla Villa Pisani di Patti Marina, il “Libro Rosso” verrà esposto al pubblico nella sua versione restaurata. Si tratta di un manoscritto che custodisce importanti documenti e diversi carteggi. La raccolta è aperta da una pergamena raffigurante lo stemma municipale e contiene privilegi, concessioni, capitoli, consuetudini, giuramenti di vescovi, sentenze e titoli che interessavano la città. Il più antico documento trascritto in copia è un privilegio del re Ruggero alla città di Messina, datato 5 maggio 1129.

«Il libro rosso – afferma il direttore artistico del Tindari Festival, Anna Ricciardi – é il segno distintivo e identitario della città di Patti. Il vernissage sarà un’occasione per conoscere anche altri preziosi volumi dell’imponente archivio storico comunale. È un passato che ritorna con la forza del monito».

Oltre al Liber Rubeus, recentemente restaurato, saranno esposti anche i volumi dell’archivio storico di Patti dal 1579 al 1845 circa, che riguardano la regolamentazione della pesca, le antiche ceramiche pattesi, la ricerca di persone catturate dai turchi o la descrizione delle torri di avvistamento. A seguire alcuni degli atti che riguardano la vendita della città di Patti ad Ascanio Ansalone, l’opposizione dei pattesi alla consegna della città e il successivo pagamento del suo riscatto (1636-1669). È prevista, inoltre, anche l’esposizione dell’atto con cui Ferdinando III concesse a Patti il titolo di Senato (1806).

Il restauro del Libro Rosso è stato fortemente voluto dal sindaco di Patti, Mauro Aquino, con l’obiettivo di salvaguardare e tramandare le origini, la storia e le tradizioni della città: «Era doveroso nei confronti della comunità – afferma il primo cittadino – sottoporre a restauro questo prezioso manoscritto, poiché ritengo che la preservazione della storia sia il primo passo per la costruzione del futuro». La ricostruzione del manoscritto ha contemplato anche la sostituzione della copertina e il restauro della famosa lettera scritta Il 18 gennaio 1861 da Giuseppe Garibaldi e indirizzata all’allora sindaco della città, Giovan Battista Natoli Calcagno, in cui si ringraziavano i pattesi per la generosa accoglienza ricevuta.

Curatrice della mostra è la sig. Maria Letizia, con la collaborazione del personale della biblioteca comunale di Villa Pisani. Al vernissage interverranno il prof. Andrea Romano (Università di Messina) e padre Mariano Colletta (Officine della Memoria). Modererà l’incontro Agostina Passantino.