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In una nota giunta in redazione Tindaro Di Pasquale, Presidente dell’Associazione ‘Paolo Vive’ manifesta il suo sconforto relativamente alla situazione venutasi a creare riguardo un  bene confiscato a Merì ed assegnato al comune.

“Quando lo Stato rimane inerte di fronte a tematiche importanti come il contrasto alla criminalità organizzata, questo rappresenta per tutti e per ciascuno una sconfitta. Oggi, dopo tre anni dalla prima richiesta di assegnazione di un bene confiscato, da parte della amministrazione comunale di Merì, ho inoltrato formale richiesta alla Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alla mafia, affinché revochi la assegnazione al comune di Merì e proceda direttamente a consegnare quel bene alla pubblica utilità.”

Di Pasquale così prosegue: “Avremmo voluto che l’amministrazione comunale, che non ha mai ritenuto di volerci rispondere, si rendesse direttamente promotrice di questo importante passaggio per tutta la comunità del comprensorio ed invece, credetemi, con tanto dispiacere, ho dovuto chiedere, addirittura la revoca del bene, che rappresenta l’unica opzione alla inerzia della amministrazione meriese.
Informerò come è giusto la Prefettura e la Procura della repubblica, poiché su temi così importanti, è doveroso rappresentare alle istituzioni dello Stato fatti e circostanze.
Credo che il progetto di investimento che abbiamo in mente, cioè realizzare un centro per l’autismo, investendo tutte le somme ricavate dai risarcimenti ottenuti dalla nostra associazione, sia un segnale bello ed importante per ciascun cittadino meriese e non.”

Queste le parole accorate ma decise dell’Associazione ‘Paolo Vive’ e del proprio Presidente. Segue la Pec in versione integrale inoltrata dall’Associazione all’ANBSC.

Spett.le ANBSC
Lo scrivente Tindaro Di Pasquale, presidente della Associazione Contro tutte le Mafie “Paolo Vive”, con sede in Barcellona Pozzo di Gotto(Me), con sommo rammarico si trova a dover rappresentare alla SS. VV quanto segue:
In data 28/08/2017, per mezzo raccomandata a/r, rappresento al Comune di Merì (ME), la volonta di avere assegnato un bene confiscato al sig. MASTROIENI CARMELO, consistente in una villa con piscina e relative adiacenze, al fine di ristabilirne le condizioni di sicurezza e consegnarlo alla pubblica utilità (si vuole, tutt’oggi, realizzare un centro per ragazzi con autismo) ma, tuttavia, tale missiva risulta priva di riscontro, sicché nella mia qualità mi reco personalmente presso il comune di Merì ove il sindaco mi rassicura circa l’intenzione di procedere ad un bando per l’ assegnazione del sopradetto immobile.
Decorso infruttuosamente qualche anno, non certo senza chiedere informazioni, in data 03/10/2019(ben due anni dopo), mi reco nuovamente presso il Comune di Merì, ove deposito istanza, di cui al prot 9540del03/10/2019, avente ad oggetto proprio l’ assegnazione del bene confiscato e per il quale l associazione Paolo Vive intendeva ed intende farsi carico di tutte le spese, comprese quelle di catastazione, che, per quanto addotto, avrebbero costituito il motivo della stasi da parte del comune, al fine di consegnare, in un territorio che ha bisogno di simboli e fatti concreti, il già citato immobile, ai nobili scopi perseguiti dalla locale comunità per ragazzi autistici.
Anche tale documento, tuttavia, è stato del tutto ignorato, tanto è vero che in data 07/10/2019 scrivo personalmente alla Prefettura di Messina da cui vengo contattato per approfondimenti, ed alla vostra Agenzia, sollecitando un intervento.
Reputo gravissimo, tanto che non escludo di interessare le competenti autorità, al fine di accertare eventuali responsabilità ed omissioni, che, innanzi alla buona volontà di un’ associazione, come quella che presiedo e come possibilmente anche altre, pronta a farsi carico totalmente sia delle spese amministrative che di tutte le altre necessarie, essendo destinatari di diversi risarcimenti derivanti da costituzioni di parte civile in altrettanti processi di mafia, l’ amministrazione comunale di Merì sia rimasta inerte, al punto da condurmi, oggi, a chiederVi la formale revoca dell’assegnazione di quel bene al comune meriese ed alla pubblicazione diretta di un bando da parte vostra od alla sua nuova assegnazione, rappresentando nuovamente che l’ associazione che presiedo è pronta, in ogni istante, a dare seguito a quanto sopra rappresentato.
Sperando di aver prospettato in modo esaustivo quanto necessario, porgo cordiali saluti.