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La notizia è di quelle che non ci piacciono, ma proprio per nulla: l’archeologo Dott. Girolamo Sofia non è più il Curatore Scientifico del MAST, il Museo Archeologico “Santi Furnari” di Tripi.

Così ci scrive il Dott. Sofia: “Oggi concludo, dopo sette anni, la mia esperienza lavorativa in quanto non sussistono più le condizioni per continuare, non per scelta mia bensì per nuove valutazioni strategico-operative da parte della nuova Amministrazione comunale. Saluto i pochi amici veri che mi sono stati accanto in questi anni a Tripi: mi riferisco a Donata Aveni ma soprattutto all’ex sindaco Giuseppe Aveni che ha creduto in me e nel suo Museo, aperto sin dal 2012. I miei risultati sono sotto gli occhi di tutti: 1800 visitatori l’anno, attività e pubblicazioni scientifiche, attività didattiche per le scuole (“un giorno da archeologo” ha riscosso notevole successo), conferenze, mostre. Quest’anno è stato poi organizzato il I Convegno di Studi i cui atti, da me curati, saranno già disponibili da gennaio 2019. Tanto lavoro e tanta passione hanno contraddistinto la mia attività, ma quando una nuova amministrazione sceglie un nuovo percorso, del tutto lecito, non resta che accettare la scelta anche se assolutamente non condivisibile e del tutto inappropriata. Faccio un grande in bocca al lupo al “mio” Museo, augurandomi che quanto e’ stato fatto non venga perso del tutto, non sarebbe giusto per il valore che l’archeologia ricopre a Tripi.”

Queste le parole di Girolamo Sofia che illustrano chiaramente il quadro della situazione. Una scelta, quella fatta dall’Amministrazione Comunale di Tripi guidata dal Sindaco Michele Lemmo, che va certamente rispettata ma che comunque non può essere totalmente condivisa in quanto il Dott. Sofia ha curato il MAST sin dalla nascita come fosse un suo figlio, con le competenze che solo uno specialista nel campo dell’archeologia può assicurare. Ci si chiede, cosa succederà adesso? Siamo in tempi di spending review ma “tagliare la cultura, la competenza, il merito” è giusto? Anche perché a detta di tutti l’archeologo ha lavorato benissimo ed il Museo Archeologico “Santi Furnari” rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama delle realtà museali non solo di Tripi ma di tutto il territorio. L’augurio, come scrive lo stesso Dott. Sofia, è che almeno non vada disperso il duro lavoro di questi sette anni ma francamente il decidere di farne a meno presuppone che difficilmente il MAST possa continuare ad esser curato con quell’amore, quella passione e quella competenza che solo un Curatore Scientifico come è stato Girolamo Sofia ha assicurato.