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Riceviamo e pubblichiamo l’ennesimo appello del Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela: “Il laborioso processo di liberazione della valle del Mela procede tra passi in avanti e nuove sfide”.

“Mentre A2A sembra aver (almeno parzialmente) deposto le armi, adesso è la Duferco a minacciare il nostro territorio, con il progetto dell’ennesimo impianto industriale.
Si tratta di un’altra centrale termoelettrica che la Duferco vorrebbe realizzare a Giammoro (dove già possiede un impianto siderurgico), ovvero a poche centinaia di metri dalla centrale già esistente di A2A. Se il progetto andasse in porto si concretizzerebbe un paradosso che probabilmente non avrebbe eguali in tutto il mondo.
In quale altra parte del mondo infatti esistono nell’arco di poche centinaia di metri due distinte centrali termoelettriche gestite da due società diverse?
Il progetto si trova in atto sottoposto a Verifica di assoggettabilità a VIA al Ministero dell’Ambiente, sul cui portale è possibile consultare la documentazione (https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/7247/10450): invitiamo le altre associazioni, i cittadini e le amministrazioni a presentare osservazioni (come noi ci apprestiamo a fare) contro quest’altro paradossale progetto. Rimane ancora poco tempo: il termine scade il 12 dicembre.

Nel frattempo A2A ha ufficializzato il “nuovo corso” della “vecchia” centrale elettrica di Archi e del suo rapporto con il territorio. Dopo anni in cui A2A ha letteralmente dichiarato guerra alla valle del Mela, con il suo sciagurato progetto del mega-inceneritore, la società si è finalmente resa conto che è molto più conveniente abbandonare il muro contro muro. Queste le dichiarazioni più rilevanti rilasciate da A2A in un apposito incontro pubblico svoltosi ieri (venerdi 6 dicembre) nell’aula consiliare di S.Filippo del Mela:
– l’inceneritore non sarebbe più in programma, almeno per il momento;
– i gruppi ad olio combustibile dovrebbero essere smantellati e sostituiti da nuovi gruppi alimentati a metano, molto meno inquinante;
– di conseguenza verrebbe smantellata anche la grande ciminiera che deturpa il paesaggio di mezza provincia.
Se fosse realmente così si tratterebbe di un’altra vittoria storica della valle del Mela, a distanza di 30 anni dal referendum in cui il comprensorio scelse il metano come combustibile della centrale.
Questo non significa che A2A abbia completamente deposto le armi, in quanto non ha alcun intenzione di rinunciare ai suoi ricorsi nè contro la bocciatura dell’inceneritore, nè contro il piano paesaggistico: continueremo quindi anche noi a combattere, ma con la consapevolezza che la possibilità di un futuro migliore per il nostro territorio è più vicina”.