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Nel caos più totale, si resta in attesa di buone nuove da Palermo. Negli ultimi giorni i cittadini della Valle del Mela hanno appreso con trepidazione alcune importanti notizie di segno opposto.

Infatti da un lato l’Assessore Contraffatto e il Dirigente Pirillo hanno chiarito, dinanzi alla Commissione ARS d’indagine sulla Valle del Mela, la posizione contraria, finora solo a parole, della Regione in merito al mega-inceneritore di A2A.

Dall’altro è uscita fuori l’inquietante novità che l’ESI di Giammoro ha presentato alla Regione domanda di autorizzazione per realizzare un ulteriore inceneritore di rifiuti, per giunta della peggiore specie. Infatti in quest’ultimo caso si tratterebbe di incenerire i cosiddetti rifiuti pericolosi, come quelli sanitari ed industriali, pesantemente ricchi di metalli pesanti.

“E’ quindi necessario che sulla Valle del Mela – scrivono dal Comitato No Inceneritore – la Regione passi dalle parole ai fatti. Questa in sintesi la richiesta che abbiamo avanzato ieri insieme ad altre associazioni del comprensorio in una nota inviata a Crocetta, agli Assessori ed ai Dipartimenti regionali competenti, consultabile e scaricabile cliccando QUI .

Nello specifico chiediamo con forza che: venga approvato al più presto il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9; la Regione formalizzi un parere negativo nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale cui è in atto sottoposto il mega-inceneritore di A2A a livello Ministeriale; la Regione neghi l’autorizzazione all’inceneritore di rifiuti pericolosi dell’ESI di Giammoro.

In merito al Piano Paesaggistico, abbiamo ribadito come basterebbe l’approvazione dell’Assessore regionale ai beni culturali Carlo Vermiglio per vietare definitivamente l’inceneritore del Mela e affondare il ricorso di Edipower/A2A contro i pareri negativi della Soprintendenza e del MiBACT. Analogamente verrebbero vietati altri nuovi impianti industriali sia nella centrale elettrica che nella Raffineria.

Il Piano servirebbe anche a garantire i beni culturali e paesaggistici di mezza provincia. Da più di sei mesi chiediamo all’Assessore, insieme ad alcune amministrazioni comunali, di approvare celermente il Piano, ma finora non abbiamo ottenuto positivi riscontri.

La cosa è paradossale perché l’approvazione del Piano permetterebbe sia alla Regione che all’Assessorato di Vermiglio di vincere contro il ricorso di Edipower/A2A, nel quale tali amministrazioni figurano come parti resistenti.

Riguardo all’inceneritore dell’ESI, abbiamo evidenziato come la Regione, anche volendo, non potrebbe concedere l’autorizzazione, poiché la legge prevede che prima venga effettuata la Valutazione di Impatto Ambientale, che al momento non risulta sia stata avviata.

Un’altra richiesta che abbiamo avanzato alla Regione riguarda la gestione dei rifiuti a livello Regionale. Al riguardo è di questi giorni una buona notizia: la SRR Palermo est vuole creare a Caltavuturo un impianto per il trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati, con separazione delle varie componenti da recuperare e riciclare.

Basterebbe una decina di tali impianti per scongiurare gli inceneritori in tutta la Sicilia, con minori costi, minori rischi sanitari, meno residui e tempi più rapidi rispetto agli inceneritori. Peraltro esperienze di questo tipo sono già operanti con successo in altre parti d’Italia”.