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Accorata e forte il nuovo appello del parroco di Padre Giuseppe Trifirò ai cittadini del Comprensorio, ai politici ed ai media, che insieme alle Associazioni Ambientaliste del territorio da anni porta avanti la battaglia contro l’inquinamento della Valle del Mela.

Non è rimasto a guardare Padre Trifirò nemmeno dopo gli ultimi fatti, riguardanti la scia fi fumo giallastra emanata dalla Raffineria di Milazzo nelle scorse settimane che ha ammorbato e di conseguenza preoccupato l’intero territorio circostante.

“AI CITTADINI DEL COMPRENSORIO
AI POLITICI ed ai MEDIA TUTTI

AREA AD ALTO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE – Decreto Regionale 2002
AREA SIN OVVERO DA BONIFICARE CON URGENZA, Decr. Ministeriale anno 2003.

Ad oggi IL NULLA ASSOLUTO- Mai avviate le bonifiche, pur avendo avuto finanziamenti in più occasioni, la Regione ha da sempre disperso in inutili rivoli le risorse, magari chissà, forse utili alle imprese inquinanti presenti e future.

In ultimo cronologicamente, il Ministro per l’Ambiente Costa, destina somme ingenti per le bonifiche, ma la Regione non le accredita, poiché dicesi di un funzionario pensionando “distratto “, che “ involontariamente forse”, abbia fatto sparire i documenti inerenti all’Area Ad Alto Rischio, nei quali si sarebbero dovute accreditare le somme di cui sopra.
INDI cosa è accaduto ad oggi? Non ci è ancora dato sapere nulla, nonostante le nostre richieste di chiarimento rivolte a diversi politici locali, in atto attivi in Regione.
I figli volutamente misconosciuti, da tutto l’arco politico costituzionale da decenni, figli del SUD, ossia da sacrificare in nome di un lavoro, quale che sia, seppur dispensatore di grave inquinamento e morte, per loro stessi e contornanti tutti. Motivo per cui da decenni tali tipi di lavorazione, ad arte “benevolmente delocalizzate al SUD”, ove risiedono figli di un dio minore. Il tutto quanto sopra tollerato, in cambio di piccoli compensi per festività, manifestazioni varie, riparazioni di campetti sportivi, ed “altro …..” non ben noto.
Le industrie inquinanti e operanti nel comprensorio, continuano imperterrite nelle loro inosservanze ambientali, vedasi gli ultimi incidenti accaduti alcune settimane fa alla RAM, dove nessun politico regionale, ha fatto trasparire dai media di aver chiesto numi sull’accaduto, nonostante il fatto in sé molto grave! Le industrie continuano a trasgredire le direttive Comunitarie ritenendole troppo restrittive per i propri impianti obsoleti, anzi hanno intrapreso con “mal compreso successo”, ricorsi al TAR contro le medesime prescrizioni, che peraltro non erano poi così restrittive come Loro amano dipingerle. Mentre oggi , con i cambiamenti climatici in atto, tali prescrizioni dovrebbero essere ritenute vangelo.
Per quanto attiene l’ultima fuoriuscita di un nuvolone giallastro e polveroso emesso dalla RAM di queste settimane, per motivi non ancora resi noti ai più, ma dipinto come guasto ad alimentazione elettrica, che “loro stessi autoproducono”, indi poco verosimile.
Il polverone emesso è stato ben ingerito e digerito dai residenti Tutti, di qualsivoglia colore politico nel comprensorio, poiché vista la forte calura dominante di queste scorse settimane, gli infissi impietosamente aperti per arieggiare, lasciano facilmente immaginare di cosa Tutti siano stati fatti bersaglio.
Alla stampa tranne qualche primo cittadino che ha fatto timida richiesta all’ARPA di una relazione dell’accaduto, nessuno altro o quasi, nell’immediato, ha levato voce per meglio comprendere di cosa fossero stati fatti segno, loro stessi con familiari e concittadini annessi!
Ad oggi ancora, ben poco si legge da ARPA, o da politici Regionali svariato colore residenti, che abbiano cercato di fare chiarezza sul grave accaduto, il quale invece viene sottaciuto in attesa di essere dimenticato!
Pare a noi che questa commedia dell’indifferenza, volutamente protratta negli anni dalla “forse distratta ARPA provinciale”, la quale riscontra sempre tutto entro parametri di legge, nonostante i centinaia di malati e morti, che non si evincono di certo, “nell’attimo dell’espargimento degli inquinanti”, con simultanei ricoveri o richieste fatte negli appositi idonei siti preposti, bensì tali eventi vanno valutati in sommatoria negli anni o meglio nei decenni a venire, raffrontati opportunamente con aree prive di insediamenti così altamente inquinanti. Vedasi il quasi primato nel comprensorio di malformazioni neonatali. Perdurando questo clima, ovvero inserimento di inutili centraline, con inutile dispendio di risorse, che fornirebbero dati sempre entro norma, così come fatto nel comune di Milazzo ove le medesime installate sopravvento agli inquinatori per nulla captare. Occorrono una per tutte possibili controlli online ai camini emittenti, visibili tali dati, con le tecnologie digitali di oggi, in più siti contemporanei preposti al controllo, in assenza di ciò, si continuerà a permettere alle aziende di continuare indisturbate ad inquinare come sin qui fatto.
Il tutto continua a perpetuarsi, nonostante i molti cambi ai vertici della politica Regionale, la musica qui non cambia, nel quasi ventennio dalla dichiarazione di AREA ad ALTO RISCHIO ed area SIN !!
Forse oggi possiamo a giusto titolo dire: cambiano gli orchestrali, ma la musica permane immutata. “Tutto cambi affinché nulla cambi!!”

Ad oggi dalla stampa poco trapela, ma possiamo a giusto titolo dire, tutto ed il contrario di tutto, ovvero dai pochi dati emersi nell’immediato degli accadimenti, di sforamenti registrati da alcune centraline attive del comprensorio, l’ARPA smentisce clamorosamente, dicendo che nulla accadde e come sempre tutto è entro limiti! Ma i malati ed i morti nei ventenni ad oggi, di cosa si sono ammalati, se i valori sono sempre entro norma? Forse e errata la norma?
Nessuno si indigna per l’accaduto, che come un copione si ripete negli ultimi decenni e più, senza che nessuno degli addetti alla guida della cosa pubblica ambientale molto ben renumerati, si scandalizzi o si preoccupi per quanto avvenuto, quindi cosa fare se non pensare di chiedere numi a chi di competenza, sulle mancanze degli addetti?
Le industrie indisturbate trasgrediscono e ricorrono contro normative imposte, in merito all’Inquinamento e la Politica che fa?
Mentre tutto il mondo prende coscienza, che il pianeta è oltre il limite della sopportazione per quantità di inquinanti emessi, si pensa addirittura di vietare accensione delle stufe e camini ai privati in quanto ritenuti inquinanti, da noi invece cosa continua ad avvenire in modo assolutamente libero da parte delle industrie contornanti?
Morti e malati non vengono più nemmeno presi in considerazione dai diretti responsabili della sanità, se non per i costi da sopportare. Mentre per gli inquinatori tutto è regolare, il mondo intero tende a preoccuparsi di inquinare il meno possibile, vedasi notevoli cambiamenti climatici in atto.
Dove sono gli Amministratori ed i Politici tutti, forse pensando di essere immortali, pensano ancora solo al guadagno, non si rendono conto di quanto sta accadendo e di cosa stiamo Tutti vivendo negli ultimi decenni?
Crediamo sia ormai il tempo di meditare su questi tipi di incidenti, senza continuare a fingere che nulla sia accaduto, tanto nell’immediato come vorrebbero far passare alcuni, nessuno è stato male, quindi? Tutti gli addetti ai controlli e non sono pochi, si diano da fare se mai avessero sentore delle proprie coscienze, sanzionando i trasgressori recidivi, che ancora una volta fortemente hanno inficiato e pesato sulla salute di Tutti noi residenti nel comprensorio, martoriato da insipienza voluta o da insapienza”.