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Sono pronti a protestare e dire la loro davanti alla soprintendenza ai beni culturali di Messina i Comitati e le Associazioni della Valle del Mela che da anni lottano contro la realizzazione dell’inceneritore di San filippo del Mela.

“In queste aree non è consentito realizzare discariche di rifiuti urbani ed impianti per il trattamento dei rifiuti” .

Con questa semplice e chiara prescrizione il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 vieta categoricamente l’inceneritore di A2A e qualsiasi impianto di trattamento dei rifiuti nel contesto “12o”, ovvero la fascia costiera soggetta a processi di degrado nel golfo di Milazzo. Che l’inceneritore si situi in tale contesto è una certezza matematica, come si evince dal raffronto della sua localizzazione (“l’Alternativa A” rappresentata a sinistra) con la cartografia del Piano Paesaggistico (sulla destra) :

Ai sensi del Codice dei beni culturali il Piano Paesaggistico non è derogabile in nessun caso e prevale sulle previsioni del PRG.
In un paese normale il “caso” dovrebbe essere chiuso ed invece addirittura il governo sembrerebbe intenzionato ad autorizzare un inceneritore di fatto abusivo.
Una situazione paradossale insomma: si vuole autorizzare qualcosa che per legge è vietato. E l’Ente preposto all’applicazione del Piano Paesaggistico, ovvero la Soprintendenza di Messina, cosa fa?
Proprio il Soprintendente Orazio Micali ha dato il via ad una lunga serie di paradossi intorno all’affare dell’inceneritore: nel mese di Gennaio la Soprintendenza ha infatti tradito se stessa, chiedendo l’annullamento del parere negativo in precedenza espresso dalla stessa Soprintendenza.
I paradossi sono proseguiti con la Commissione AIA, che in primavera ha partorito un parere (il cosiddetto “PIC”) privo delle prescrizioni previste dal Piano regionale dei rifiuti (che avrebbe dovute recepire) ed incompatibili con il progetto.
Sulla stessa scia la Commissione ministeriale VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), che due mesi fa ha dato il suo benestare nonostante le gravi carenze del progetto (riguardanti soprattutto la valutazione dell’impatto sulla salute) denunciate in varie osservazioni e pareri, tra cui quelli della Città Metropolitana e dell’Ordine dei Medici e da ultimo ribadite anche dal Comune di San Filippo del Mela.
Tra l’altro è paradossale che per carenze identiche la stessa Commissione VIA pochi mesi fa abbia bocciato un altro progetto di A2A, riguardante stavolta la Centrale di Brindisi.
Adesso un nuovo parere è stato chiesto al Soprintendente di Messina Micali. Avendo il compito di applicare il Piano Paesaggistico, un parere negativo dovrebbe essere un’ovvietà ed invece il Soprintendente non sembra affatto convinto: sarebbe come non essere convinti che 2+2 faccia 4.
Il parere negativo della Soprintendenza peraltro è fondamentale: non perché vincolante nella VIA, bensì perché serve a certificare che, finchè il Piano Paesaggistico è vigente, la concessione edilizia dev’essere negata e l’impianto non può essere realizzato.
A questo punto i cittadini non possono più stare a guardare:
non possono permettere che una pericolosa bomba ecologica dalle conseguenze imprevedibili venga calata sulle loro teste;
non possono accettare che i loro figli debbano piangersi questo scempio per chissà quanti decenni a venire.
Per non parlare degli immani danni economici che peserebbero sul territorio (ulteriore svalutazione degli immobili, danni al turismo ed all’agricoltura di qualità).
Per questo i cittadini MANIFESTERANNO davanti alla Soprintendenza di Messina domani pomeriggio, dalle 15.30: per sconfiggere l’arroganza di chi, in barba a qualsiasi legge e buon senso, vorrebbe imporre un mega-inceneritore che nasce e sarà sempre ABUSIVO sotto ogni aspetto.
Vedremo se stavolta il Soprintendente si rifiuterà ancora di incontrarci e cosa avrà da dirci. L’appuntamento è nei pressi del II semaforo uscendo dall’autostrada sul Viale Boccetta”.