Spira finalmente un’aria positiva per il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, che rimane in attesa dell’approvazione del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 che ha detta dall’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Carlo Vermiglio dovrebbe ratificarsi entro la fine dell’anno.
“Siamo molto soddisfatti per l’impegno chiaro e preciso espresso dall’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Avv. Carlo Vermiglio – si legge nella nota del Comitato – ma rimaniamo in attesa dell’effettiva approvazione prima di “brindare”.
L’approvazione del Piano – sottolineano – costituirebbe un duro colpo per il progetto del mega-inceneritore di A2A, il quale è totalmente incompatibile con gli obiettivi e le indicazioni del Piano Paesaggistico. Quest’ultimo infatti prevede, tra le altre cose, la PROGRESSIVA ELIMINAZIONE degli impianti della RAFFINERIA e della CENTRALE, nonchè lo STOP AD ULTERIORI IMPIANTI, come quello, per l’appunto, del mega-INCENERITORE.
Proprio in considerazione delle previsioni del Piano, la Soprintendenza di Messina ed il Ministero dei Beni Culturali hanno espresso parere contrario vincolante sull’inceneritore di A2A, che ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR Lazio, adducendo, tra le motivazioni del ricorso, proprio la mancata approvazione del Piano.
Se il Piano sarà approvato cadrà dunque “la colonna portante” su cui è stato costruito il ricorso di A2A. Un ricorso che chiama direttamente in causa le amministrazioni coinvolte, tra cui lo stesso Assessorato presieduto da Vermiglio. Ricordiamo che il nostro comitato, insieme ad altre associazioni del territorio, si è costituito in qualità di parte interessata contro il ricorso di A2A, affidando l’incarico all’Avv. Biagio Parmaliana.
Ma il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 non riguarda solo la questione dell’inceneritore, avendo una valenza ben più ampia. Redatto e adottato con decreto dirigenziale nel 2009, esso è stato concepito non “contro”, ma per la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico di elevato pregio di buona parte dell’ex provincia di Messina e PER tracciare le linee guida di uno sviluppo diverso, che faccia tesoro delle naturali vocazioni del territorio. L’ambito 9 include, oltre a buona parte della fascia tirrenica, anche la riviera ionica, capo Peloro, i Peloritani e parte dei Nebrodi: una vasta area che possiede un patrimonio paesaggistico unico al mondo, ricco di potenzialità economiche ed occupazionali non indifferenti.
“Un patrimonio che troppo spesso è stato lasciato alla mercè di affaristi – concludono – senza scrupoli che lo hanno sacrificato con ogni genere di ecomostri: si pensi ad esempio, oltre alle grandi industrie del golfo di Milazzo, anche all’inceneritore di prossima demolizione nella zona falcata di Messina, o alle opere di recente realizzazione che deturpano il paesaggio, come alcuni piloni dell’elettrodotto Terna Sorgente-Rizziconi o i parchi eolici costruiti addirittura in mezzo alle antiche tholos nei pressi di Montalbano Elicona”.