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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione a firma di Egidio Maio del direttivo regionale Zero Waste Sicilia, il quale denuncia la gravissima situazione ambientale nel quale si trova il torrente Floripotema che coinvolge San Filippo del Mela e Santa Lucia del Mela. 

L’Area del comprensorio della Valle del Mela, è una realtà multiforme nella quale coesistono destinazioni abitative con complessi industriali ed attività agricole, zone ad elevata vocazione turistica ed aree protette, si estende nel territorio della Piana di Milazzo e comprende una serie di Comuni tra loro confinanti (Milazzo, S.Filippo del Mela, S.Lucia del Mela, Pace del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, S.Pier Niceto).

Il D.A. del 4 settembre 2002 inserisce il comprensorio della Valle del Mela tra le aree ad elevato rischio di crisi ambientale, dichiarandola Sin, con potenziali ripercussioni sulla salute delle persone e degli animali. Il processo di industrializzazione rappresentato da un importante polo petrolifero ed energetico ha determinato una profonda trasformazione della zona, con conseguente diminuzione delle precedenti attività agricole (colture e floricolture pregiate) e turistiche. L’Asp di Messina ha attivato programmi di prevenzione indirizzati a tutta la popolazione a garanzia della tutela della salute delle comunità. Si sono susseguiti molteplici convegni ed interventi politici, oltre al devastante bilancio di vittime di ex operai dell’industria che l’amianto killer purtroppo ha mietuto.
”Da anni denuncio con foto, video e documenti alle autorità competenti il degrado ambientale dei torrenti Floripotema e del Mela,di S.Filippo e Santa Lucia del Mela, nonché di zone semi nascoste,depositi abusivi di amianto. Ho anche interessato il ministro dell’ambiente Sergio Costa e la senatrice Barbara Floridia. Oltre questo video sono in possesso di altri video. Il nostro territorio della Valle del Mela è invaso da questo materiale pericoloso per la salute dell’uomo. Si tenga conto che in questo territorio insisteva la fabbrica della Sacelit, finora oltre 180 morti”.