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La notizia del legame della nuova First Lady Jill Jacobs con il Villaggio di Gesso ha destato curiosità nella stampa americana e nazionale. La giornalista Maria Teresa Rossi della Fondazione Osservatorio Roma ha intervistato telefonicamente l’Assessore al Turismo Enzo Caruso in merito a come, tale notizia possa divenire volano di promozione del territorio.
“È un ricongiungere la storia – evidenzia nell’intervista l’Assessore Caruso – riannodando i fili di un percorso che ha portato tanti nostri conterranei a partire da Messina e a raggiungere il continente americano ai primi del ‘900. Il Salone dei Viaggiatori della Dogana di Messina ha promosso una ricerca per scoprire le ragioni per le quali i nostri connazionali non erano negli elenchi dei registri ufficiali delle partenze da Messina. È stato ricostruito come molti di loro, non potendosi permettere rotte dirette, si imbarcavano arrivando in America facendo un giro largo, arrivando a New Orleans per poi muoversi verso New York, che era spesso la destinazione finale, su navi più disagiate. Gesso è un paesino arroccato sulle nostre colline, attrattore turistico per la presenza del Museo della tradizione pastorale dei Monti Peloritani che circondano la città di Messina. Ha un Museo che racconta la storia di tutto quello che è stato prodotto dai pastori, dal lavoro alla produzione musicale, con la zampogna a paro, i flauti, i tamburi, i tamburelli. Elementi di una storia antica. È un Museo unico nel territorio nazionale che attrae anche perché ci siamo impegnati a promuovere le escursioni sui monti Peloritani e al Museo, direttamente già sulle navi da crociera MSC. Da sei anni centinaia di croceristi provenienti da tutto il mondo, approdano a Messina e visitano Gesso e il Museo.
Le origini italoamericane della First Lady – continua l’Assessore – accendono un faro su Gesso, Messina e la Sicilia dei borghi che sono nella storia e nelle radici di una componente importante della comunità italoamericana. E’ un’opportunità preziosa, anche per la città di Messina, per la quale la Giunta di cui sono espressione, insieme al sindaco Cateno De Luca, ha già da tempo avviato un percorso di trasformazione di una città che è sempre stata solo di passaggio per raggiungere altre mete turistiche, come Taormina e le Isole Eolie, in una città di sosta dove conoscere e godere le bellezze naturali di una realtà che storicamente è stata il baricentro del Mediterraneo per i commerci della seta, per le galee armate che da qui partirono per la battaglia di Lepanto, per le crociate. Il terremoto del 1908 ha interrotto il cammino avviato dalla città, che ora vuole riprendersi la sua identità. Abbiamo realizzato una mostra con 120 pannelli che raccontano la storia dell’emigrazione siciliana, in particolare messinese, curata dal prof. Salia, direttore del Museo dell’Emigrazione dell’Isola di Salina, allestita presso la stazione ferroviaria del comune di Messina da dove tanti concittadini partirono per l’America. Invitiamo e aspettiamo la first lady Jill Jacobs Biden – conclude l’Assessore Caruso – a visitare i nostri luoghi che sono anche quelli della sua famiglia di origine e la salutiamo come salutiamo tutti quelli che, attraverso il loro DNA, hanno il cuore nella nostra terra. La platea internazionale a cui l’elezione di Joe Biden la sta esponendo, può essere una grande occasione anche di rilancio del territorio”.
Le dichiarazioni dell’Assessore, insieme a quelle di Mario Sarica, Curatore scientifico del Museo Cultura e Musica dei Peloritani, sono state riportate in un articolo sul giornale “America Oggi” che è stato inviato alle comunità italo americane di New York. Il filo che unisce Gesso, con gli Stati Uniti è frutto dello studio di Antonio Federico che ha riprodotto l’albero genealogico di tutti gli abitanti che hanno lasciato il minuscolo villaggio per raggiungere in nave Ellis Island, a New York, supportato da Tonino Macrì presidente dell’Associazione A.T.S. “Rinascita Gesso” composta dalla “Gesso la Perla dei Peloritani” e da “Visit Gesso Peloritani”, organismi che si occupano di promozione del territorio, turismo e organizzazione eventi nel villaggio ibbissoto.
Osservatorio Roma è una Fondazione culturale, una Rubrica settimanale nelle pagine culturali di America Oggi, il quotidiano che da sessanta anni racconta l’Italia agli italoamericani. A New York è anche un programma radiofonico settimanale in onda su ICN RADIO New York, che da trentotto anni crea ponti di comunicazione culturale tra Italia e Usa. Con la Fondazione Osservatorio Roma l’Eco di Roma arriva lontano.