Condividi:

“É nel mese di Ramadan che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione”

(Al Baqara, 185)

Viviamo ogni giorno a contatto con altre culture e soprattutto con altre religioni. Quasi tutti abbiamo avuto il compagno di classe o vicino di casa musulmano e, bene o male, si conoscono molte usanze e tradizioni. Chi ha la curiosità di conoscere di più, sa di più,  ma solitamente quel che si sa è solo per sentito dire. Dunque, in occasione del primo giorno del ramadan, vorrei parlarvene un po’.

Le domande sono frequenti così come la curiosità. Credendo nella trasparenza e conoscenza come ponti per la convivenza pacifica, vedremo un quadro generale sul ramadan.
Questo è il mese più importante per noi musulmani in cui si è invitati da Dio (Allah) a digiunare e pregare. Ramadan purifica il corpo, la mente e l’anima, ci insegna la disciplina, l’autocontrollo e la pazienza. Allah, durante il Ramadan, ha proibito alcuni atti quali mangiare e bere e non solo. Ci ha anche invitati ad evitare atti che potrebbero turbare lo spirito e il corpo, come fumare o avere cattivi pensieri verso la comunità (umma).

Tutto ciò succede dall‘alba (fajr) fino al calare del sole (maghrib) e da lì ricomincia.
Ramadan è il nome del nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano. Solitamente dura tra i 29 e i 30 giorni l’anno, e non essendo un evento stabile, la data si fissa con l’osservazione della luna.
Dal digiuno sono esentati i minorenni, i vecchi, i malati cronici, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo mestruale e chi è in viaggio sono solo temporaneamente esentati.
È dunque un momento di alta spiritualità, in cui si sperimenta la privazione e la meditazione lontano dalle distrazioni terrene per avvicinarsi alla divinità, un mese di purificazione dell’anima.
In questo mese in tutte le case musulmane si vive un’atmosfera magica, tra profumi di piatti tipici e grande spiritualità.

Per chi, come noi, vive nei paesi di maggioranza cristiana, quest’atmosfera la viviamo solo dentro casa. Nei paesi musulmani, durante questo mese, le città sono illuminate da luci e la sera si assiste ad un paese di festa e preghiera.

Di giorno il paese è in giacca e cravatta per il lavoro, e la sera indossa l’abito per vivere l’essenza del ramadan. Una sensazione unica e magica.
Con questo auguro alla comunità musulmana un Ramadan Mubarek.

Monia Ben R’houma