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Da questa sera, con le operazioni di sequestro iniziate stamani della pozza dei fanghi dell’isola di Vulcano e del tratto prospiciente delle Acque calde dove la Geoterme srl, la società che gestisce il sito, avrebbe apposto una recinzione sul promontorio che accede alla spiaggia delle Acque calde a pagamento, bloccando il libero accesso per i residenti ed i flussi turistici e, per questo motivo è stato denunciato il legale rappresentante.

 

 

 

 

L’azione investigativa è stata condotta dai Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, che hanno chiuso l’area delimitandone il perimetro della pozza. Sull’isola si è registrato un forte malumore tra i residenti ed i titolari di attività per il colpo di grazia subito con questo clamoroso intervento delle forze dell’ordine, che chiuderà le porte ad una ripresa nella stagione balneare in corso.