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Lettera inviata al presidente dell’ARS, Gianfranco Micciché e ai presidenti dei Gruppi parlamentari dell’Assemblea Regionale Siciliana, per l’istituzione delle Zone Franche montane sull’Isola.

Lo ha fatto il Comitato regionale per l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia, chiedendo al Parlamento siciliano di sbloccare l’istruttoria, presso il Ministero dell’Economia, e raggiungere la defiscalizzazione delle zone montane, necessaria per lenire i disagi di chi vive una “doppia insularità”, cioè coloro che svolgono attività commerciali su aree interne e montane dell’Isola.

Le Zone Franche Montane costituiscono una misura di politica economica per il rilancio delle zone interne dell’isola, che da tempo subiscono un inarrestabile processo di spopolamento.

Dato che questa è una questione da risolvere a quattro mani dal Parlamento Nazionale e da quello Regionale, dal Comitato, presieduto da Vincenzo Lapunzina, fanno sapere che questo potrà accadere se nella Legge di bilancio, in corso di approvazione all’ARS, saranno stanziate risorse che permettano di sbloccare l’iter legislativo.

In tale direzione, alcune Giunte municipali, tra cui quella di Castroreale, Fondachelli Fantina, Novara di Sicilia, Rometta, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti e Tripi, hanno richiesto al presidente della Regione, Nello Musumeci, di destinare 20 milioni di euro – a valere sulle somme di cui al comma 546, art 1 della Legge 234 del 30 dicembre 2021 – al finanziamento della fase di partenza delle Zone Franche Montane in Sicilia.

Detto comma 546 prevede infatti che <<a decorrere dall’anno 2022 è attribuito alla Regione siciliana l’importo di 100 milioni di euro annui, pari a una quota delle risorse previste dall’articolo 1, comma 806, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, a titolo di concorso alla compensazione degli svantaggi strutturali derivanti dalla condizione di insularità>>.

Dopo l’avvenuta approvazione da parte dell’ARS del Disegno di Legge n. 641 del 17 dicembre 2019 <<Disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto,recante  Disposizioni concernenti l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia>>, tale stanziamento consentirebbe, infatti, di concludere la fase istruttoria, in sede redigente, presso la VI Commissione del Senato della Repubblica.

In tal modo, la Sicilia potrà avvalersi di tale fondamentale leva di sviluppo economico nelle aree disagiate, attraverso l’esenzione dalle imposte sui redditi per i primi 3 anni, e per i successivi ridotta al 60, 40 e 20 per cento, esenzione delle imposte municipali sugli immobili commerciali fino al 2025, esonero contributivo per i dipendenti occupati per i primi 3 anni, e per i successivi ridotto al 60, 40 e 20, e aliquote Iva agevolate.