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Si è svolto nel pomeriggio di sabato 5 maggio presso l’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” a Barcellona Pozzo di Gotto un interessantissimo Convegno dedicato al tema della “Riforma della Chiesa e del Papato” con particolare riferimento al libro “Bergoglio – La Chiesa Immobile” del Prof. Marco Marzano, sociologo dell’Università di Bergamo.

L’evento è stato organizzato dall’Ute di Barcellona P.G. ed in prima fila erano seduti i vertici dell’importante realtà socio-culturale cittadina, la Presidente Tanina Caliri, insieme a Ciano Santanocita e Francesco Speciale.

Moderatore dell’incontro il sociologo barcellonese Tindaro Bellinvia, il quale ha introdotto il tema della Riforma della Chiesa e del Papato analizzata da punti di vista anche diametralmente opposti, e quindi ha presentato i tre relatori della serata che hanno discusso sul testo di Marzano, che ha chiuso la serata,  affrontando la scottante attualità delle vicende che riguardano la Chiesa ciascuno secondo il proprio bagaglio di esperienze.

Intervento iniziale quello di Mons. Santino Colosi, Arciprete di Santa Maria Assunta in Pozzo di Gotto, da sempre vicino ai giovani, ai migranti, alle persone con disagio, che ha creato nella propria parrocchia un ambiente “vivo ed aperto”. Padre Colosi ha posto le basi del Convegno dicendo parole chiare sul testo e sulla figura di Marco Marzano: il suo è un approccio tecnico, freddo, da sociologo qual è, tra l’altro non credente. Quest’ultimo vede la Chiesa come una “istituzione/azienda” e sotto questo punto di vista la analizza. Il suo lavoro serve da spunto per aprire riflessioni sulla Chiesa non in senso lontano da noi (Papato, Cardinali, Vescovi) ma anche  riguardo le parrocchie, i parroci, le singole realtà. Mons. Colosi ha poi fatto riferimento al processo di secolarizzazione della Chiesa ed al tema attuale dei bisognosi, dei migranti, delle persone svantaggiate.

A seguire ha preso la parola Suor Marilena Mercurio, che guida le Figlie di Maria Ausiliatrice di Barcellona P.G., che ha affrontato il tema dal particolare punto di vista della visione femminile: “Innovazione non è femminismo all’interno della Chiesa, sempre più mascolina ma non autentica. Ora non sono i tempi per una adeguata apertura della donna nella Chiesa, qui il Papa sbaglia. Non c’è una apertura, passi per il no al presbiterato delle donne ma almeno il diaconato potrebbe praticarsi. Purtroppo il risultato è che una parte della società viene privata del proprio ruolo. Suor Marilena ha raccontato un episodio svoltosi nel 1888 a Catania quando con il Cardinale Dusmet si trovò a che fare con Madre Morano inviata da Giovanni Bosco: una donna di Chiesa a suo tempo rivoluzionaria in quanto il suo motto fu evangelizzare educando ed educare evangelizzando, fece catechesi agli  operai, agli artigiani, alle famiglie ed ai bambini. La prima donna ad insegnare ai preti la catechesi. Il nostro specifico compito non viene richiesto dalle parrocchie.” Ha così chiuso il suo intervento: “Mi auguro che le tante pungolature all’interno della Chiesa portino ad aprire allo sguardo femminile.

Padre Gregorio Battaglia, della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto, teorizzatore di una “Chiesa povera”, ha analizzato il testo di Marco Marzano spiegando su quali punti concorda e su quali è nettamente contrario. ‘Ringrazio Marco perché ci permette di poter discutere, è un libro/provocazione. In effetti la discussione all’interno della Chiesa latita. Già dal titolo si parla di Chiesa immobile, è così anche nelle singole parrocchie e non solo a livello di Papa e Cardinali”. Padre Gregorio ha poi affermato di essere d’accordo con Marzano sul fatto che vi sia grande ritardo come disse il Cardinal Martini (250 anni indietro). Quindi ha parlato del celibato dei preti e clericarismo come casta: “La Chiesa è comunionale, non si deve parlare di sacerdoti, bensì di presbiteri (anziani),  “uno con” e non “uno al di sopra”, mentre oggi non esiste più un consiglio parrocchiale. La partecipazione al potere va condivisa fra uomini e donne. Non concordo sull’idea di riforme, il problema è quale forma vuol avere la Chiesa ed a mio parere dev’essere la forma del Vangelo, una Chiesa capace di gratuità di relazione, senza più muri o separatezze. Chiesa gratuita vuol dire Chiesa povera, in uscita. Papa Francesco sta indicando la strada per uscire dal potere e gli va riconosciuta la serietà di azione; che interesse può avere a difendere la Chiesa attuale,  sono invece i Cardinali che lo ostacolano a non voler uscire. Il tempo è superiore allo spazio è importante innescare processi di cambiamento. Accanto agli uomini nella Chiesa c’è un protagonista che sa dove deve andare, la scossa che vorrebbe Marzano, potrebbe darla Lui”.

Infine ha preso la parola il sociologo Marco Marzano, autore del discusso libro, che ha innanzi tutto ringraziato i presenti, i relatori, l’Ute e Tindaro Bellinvia “che è il mio promoter nella provincia di Messina”. Quindi ha precisato che La Chiesa immobile di cui parla è l’Istituzione. Non vengono fatte le riforme di struttura ma è ovvio che la Chiesa come popolo di Dio cambi. “Io non sono militante della Chiesa Cattolica non sono partigiano né ho l’elemento della fede. Dimostro con i fatti che la Chiesa non cambia e non si tratta di una mia opinione. I riformatori facevano richieste al polacco e al tedesco ora che c’è l’argentino non parla più nessuno. La Riforma della Curia è fondamentale. Il Pontefice è un imperatore, il suo è un ruolo politico, i Nunzi Apostolici sono prefetti, il Papa nomina, decide, sceglie, di fatto è un monarca che passa le giornate ad incontrare gente ed occuparsi di problemi del mondo intero, la predica è un momento breve. La Chiesa è una grande organizzazione globale mondiale, la più grande burocrazia del mondo. Cambiare non è conveniente perché la burocrazia si regge su equilibri delicatissimi ed un cambiamento potrebbe causare una catastrofe. Ad esempio cambiare posizione sul tema dell’omosessualità causerebbe problemi terribili in Africa dove la Chiesa è in crescita, si produce clero che verrà impiegato qui da noi Razionalmente non conviene cambiare. Medesima cosa sul dare un ruolo maggiore alle donne, a chi converrebbe, in una Chiesa al cui vertice gerarchico sono tutti uomini?”. Si è chiuso così un incontro che ha suscitato pareri differenti nel numeroso pubblico presente in auditorium, che a tratti ha mugugnato per alcune affermazioni di Marzano al quale va comunque il merito di avere, col suo libro provocatorio, spinto alla riflessione sulla delicata e sempre attuale tematica della riforma della Chiesa.