Condividi:

Blue Whale è un gioco macabro che ha già falciato quasi 200 vite tra pre-adolescenti e adolescenti. Il gioco si è originato in Russia, opera di un giovane, poi arrestato, vittima di pestaggio in prigione, “suicidatosi” alcuni giorni fa, Philip Budeikin (accusato di avere ideato il gioco e causato il suicidio di molti ragazzini).

La cosa allarmante è che sembra che questo gioco mortale si sia esteso all’Europa e abbia già mietuto qualche vittima pure in Italia. “Blue Whale”, la balena che uccide. Il gioco inizia con un contatto tra i curatori del gioco e le vittime che generalmente avviene attraverso il web. In Russia è avvenuto attraverso UK il facebook russo. Le regole del gioco Blue Whale, la balena che uccide, sono crudeli e terminano con l’istigazione al suicidio che dovrebbe emulare la morte delle balene spiaggiate e di cui “l’ordine” sopraggiunge dopo l’osservanza alla 50ma spregevole prove, tutte o quasi, autolesionistiche. Ciò che si ottiene è un condizionamento progressivo sulle menti dei giovani contattati attraverso il web. Si tratta senza dubbio di personalità deboli, ma è altrettanto vero che i giovani vengono pressati e ricattati persino minacciati e subiscono un condizionamento a opera di musiche, video e altro. L’epilogo finale, per molti di loro, è stato il suicidio. Tra i curatori del gioco vi sarebbero degli psichiatri che agiscono da Israele e dall’Ucraina, altri da Russia e Canada e internet li unisce, facebook diviene il canale di comunicazione con i giovani. Per i più piccoli i simboli utilizzati e le metodiche sono diversi e spesso l’epilogo è il suicidio con il fuoco: La “fata di fuoco”. Si tratta di proiezioni attuate con personaggi come le Winx che vengono associate al fuoco e dunque i bambini vengono istigati al darsi fuoco come le fate. I bambini devono emulare. Viene detto loro di andare in cucina senza farsi sentire, altrimenti la magia scompare… accendere il fuoco magari nel forno. Le 50 prove del macabro gioco Blue Whale la balena che uccide sono un elenco che lascia senza parole. Frutto di menti malate e sadiche che hanno deciso di partorire un gioco perverso ricco di condizionamento psicologico tale da spingere sino al suicidio. Davanti a tale fenomeno è doveroso allertare i genitori e prevenire tali condizionamenti stimolando i medesimi a dialogare con i propri figli che, spesso pur non manifestando crisi depressive o di infelicità, possono ricevere gravi influenze mentali dai “curatori” del perverso gioco di cui prima. Il dialogo con la propria prole farà sì che, i parecchi segnali evidenti (frutto delle 50 prove previste dall’infausto gioco), possano con facilità venire scoperti e cosi interrompere tale stupida e pericolosa pratica. Per esempio se il proprio figlio si chiude in camere tutto il giorno ad ascoltare musica psichedelica, o ancor peggio si taglia e si ferisce in più parti del corpo ripetutamente, controllandolo potete benissimo intervenire, e porre rimedio a tale condizionamento psicologico, rivolgendovi a uno specialista (psicologo, psicoterapeuta o a uno psichiatra infantile) e così porre rimedio a tale spiacente inconveniente che spesso porta al suicidio! In fine non sarebbe neppure una cattiva idea controllare le pagine di fb dei propri figli e dei loro amici, osservare cosa condividono e senza fare troppe domande amateli e portateli con voi a praticare sport e attività che possano favorire la loro sana socializzazione e autostima.

di Salvatore Bucolo (pedagogista-cognitivista e teologo-bioeticista).