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La giunta municipale ha approvato una delibera con la quale ha deciso di costituirsi proponendo un atto di intervento “ad opponendum”, di fronte al Tar, in merito al ricorso presentato dalla società “Marina Santa Maria Maggiore srl” e da un gruppo di pescatori contro il ministero dell’Ambiente per l’annullamento previa sospensione del decreto del novembre dello scorso anno con il quale è stato approvato il Regolamento di disciplina delle attività consentite nell’area marina protetta.
Il provvedimento dell’Esecutivo scaturisce dalla consapevolezza che “l’ente ha l’interesse a far valere la legittimità del provvedimento ministeriale finalizzato alla tutela del territorio marino”.
Nessun arretramento dunque da parte dell’Amministrazione che ribadisce la propria posizione riconoscendo il lavoro svolto da Ispra sulla perimetrazione e sottolineando che quanto stabilito nel decreto non deve essere considerato penalizzante in quanto il divieto di pesca non riguarda ad esempio le tre secche, ma solo una.
La pronuncia del Tar dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.