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Arriva la reazione anche dal gruppo Movimento per la Sovranità nazionale, dopo il voto di ieri sera in consiglio comunale e la conseguente bocciatura del Piano Tari 2018.  I consiglieri Melangela Scolaro e Alessandro Nania tengono a sostenere che la loro decisione è frutto di ‘responsabilità’ nei confronti del bilancio comunale, tutelando i servizi di igiene ambientale, senza tralasciare la mancanza di rispetto per i cittadini.

Il Movimento Sovranista attacca anche il sistema Igenio voluto dalla precedente amministrazione. I consiglieri ritengono che  dovere del consigliere comunale “sia anche quello di affrontare e risolvere con responsabilità le scelte del passato a costo, – esordiscono nella nota – anche, di apparire impopolari. Non far questo significa mancare di rispetto al cittadino. La bocciatura del piano Tari é frutto di una ” leggerezza” politica senza precedenti. Il piano Tari, come rilevato dal segretario generale, avrebbe potuto essere modificato, ma giammai bocciato. Bocciatura del piano Tari potrebbe, infatti, significare: impossibilità di coprire i costi per servizi già resi, disservizi di carattere igienico- sanitario,( chi e come si pagheranno la Dusty e i lavoratori del servizio di nettezza urbana?), impossibilità di far quadrare il bilancio,   stallo della necessaria  procedura di riequilibrio, creazione di un ulteriore debito milionario a carico delle casse comunali! Ma forse proprio questo voleva l’opposizione: determinare un danno senza precedenti, mascherandolo di demagogia e populismo, con  la Corte dei Conti che potrebbe essere chiamata a  valutare tale condotta in termini di danno erariale, qualora non si riuscisse in alcun modo a porre un qualche rimedio. A ciò si aggiunga che il piano TARI è il primo e più tangibile effetto negativo  e la prima concreta applicazione in termini di tariffe del piano Aro fondato sul sistema Igenio fortemente voluto dall’amministrazione Collica e altrettanto fortemente avversato sia dalla precedente opposizione consiliare, sia dall’attuale maggioranza. Più volte abbiamo sollevato, in consiglio comunale, l’anomala procedura di scelta del sistema igenio ed i maggiori costi che inevitabilmente il piano avrebbe determinato oltre la sicura inefficienza dello stesso.

“Ribadiamo, ancora una volta, – continua la nota –  che l’appalto che ci hanno consegnato i nostri predecessori è fondato sul sistema fallimentare delle isole ecologiche IGENIO, non previste in alcun piano regionale e del tutto incompatibili con il territorio barcellonese. Dopo un anno e mezzo i nostri timori hanno, purtroppo, trovato riscontro nella realtà. Il piano Aro, pervicacemente  voluto dall’amministrazione Collica, ha determinato uno stallo sulle percentuali di raccolta differenziata, con il contestuale aumento delle tariffe.  Con il piano Tari, bocciato irresponsabilmente dall’opposizione,  si volevano  apportare i correttivi idonei a colmare le inefficienze le sistema Igenio,  novando il contratto ed espandendo il sistema del “porta a porta” al 70% della città. Tutto ciò avrebbe ridotto, nel tempo, i costi dei rifiuti, con un aumento esponenziale della raccolta differenziata. L’opposizione consiliare  ha detto no a tutto ciò, anche  innanzi ai  correttivi sulle tariffe apportate dal nostro gruppo consiliare, tramite un emendamento  già depositato nella tarda mattinata di ieri,  al fine di  sgravare  le attività commerciali, quali pizzerie, bar, ristoranti, e tutte quelle attività che  hanno contribuito alla crescita economica e di immagine della città in questi tre anni. Lavorando sulle percentuali e sul calcolo del gettito, da garantire nella sua interezza, avevamo già sgravato le tariffe di tali esercizi commerciali, caricando i relativi costi sulla grande distribuzione come i centri commerciali e gli esercizi di notevoli dimensioni.  Ma neanche questo ha sortito effetto!  Purtroppo, a pagare  questa irresponsabile e dissennata  azione di parte del Consiglio comunale  saranno propro i cittadini, su cui si riverseranno conseguenze di quelle che sarebbero derivate dall’approvazione,(ex legge dovuta), del piano TARI”. Infine si può notare come al momento del