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Con una originale Performance è stata inaugurata, nel pomeriggio di domenica 15 ottobre 2017 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME),  la Personale di Alessio Barchitta “Bauen”.

L’esposizione/allestimento si tiene fino al 29 ottobre con apertura pomeridiana tutti i giorni dalle ore 17,00 alle ore 20,00. Abbiamo visitato la mostra in un pomeriggio di “calma apparente” ma sin dall’ingresso in Auditorium è l’Arte di Barchitta ad urlare facendosi parola, concetto, testimonianza. Il tema della casa è centrale nei vari oggetti esposti nell’ampio spazio che fu chiesa.

Nulla è lasciato al caso, dalle giovani hostess che accolgono il visitatore al libretto che permetterà di comprendere cosa ci si ritroverà di lì a poco davanti agli occhi, al sottofondo musicale che conferisce al tutto un’atmosfera molto particolare. Un telo dorato che è qui presentato in una veste che, si scoprirà, è diversa rispetto all’utilizzo originario. È il concetto dello scoprire, del riscoprire, del non dare tutto per scontato. Altro oggetto significativo una boa/relitto posta su un piedistallo che indica il vagare di un marinaio senza orientamento. Quindi i frammenti di quelle poltrone spoglie che fanno bella mostra al centro di tutto l’allestimento, altri due elementi che rimandano al “come eravamo…”, quelli che erano rivestimenti di poltrone oggi appaiono bandiere, le poltrone stesse, qui nude su piedistallo, fanno pensare alla casa di un tempo andato, quando erano comode e poggiavano a terra.

Di grande fascino i 50 siliconi che strappano dalle pareti di un’antica casa di Pozzo di Gotto le varie stratificazioni di intonaci che si sono succeduti negli anni. Giungendo in fondo all’Auditorium (ironia della sorte, il cuore di quella che fu chiesa, ove era posta l’altare maggiore) il cuore di “Bauen”, “Errante Eterotopico”, una casa che muta con il luogo e nel tempo: a Milano era coperta dal telo dorato, poi ha fatto tappa al Castello di Milazzo ed oggi è all’ingresso, a Barcellona Pozzo di Gotto diventa solida ed inaccessibile, familiare ma al tempo stesso inquietante.

I testi del libretto sono a cura di Vincenzo Argentieri, Sabino Maria Frassà, Maria Cristina Galli e Giulia Vasso Menestrina, mentre Angelo Di Matteo cura grafica ed allestimento. L’evento è organizzato da Cramun con il patrocinio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Partecipano inoltre Oltredanza A.S.D – A.P.S., The Notch e l’I.T.E.T. “Enrico Fermi” di Barcellona P.G.

L’artista Alessio Barchitta ci accoglie con un interloquire delicato spiegandoci il senso di “Bauen”: su questo lavoro ci ha fatto la tesi presso l’Accademia di Brera, e questo suo ritorno a casa indica la ricerca della propria identità che altro non è che amore nei confronti della propria terra. Invitiamo i nostri lettori a recarsi a vedere la mostra per intraprendere questo particolare percorso dell’anima.