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Domenica 28 gennaio 2018 a  partire dalle ore 17,00 presso l’Auditorium San Vito di Barcellona Pozzo di Gotto si terrà l’evento “C’era una volta il matrimonio”.

Organizza Giambra Editori in collaborazione con la Pro Loco “Alessandro Manganaro” ed il Gruppo “Pizzucasteddu Pizzu A Lampa”. Vi saranno Performance teatrali a cura di Giuseppe Pollicina, Musica dal Vivo con la cantante folk Giusy Schilirò e con il chitarrista Angelo Patanè. Molto interessante l’esposizione di abiti da sposa antichi a cura del Gruppo “Pizzucasteddu Pizzu A Lampa”.

In Auditorium vi saranno spazi espositivi di Desio, Galleria Prestige, Santalco Viaggi, Il Gabbiano sala ricevimenti, Saint Honorè Bar Pasticceria, Ritratti Ignazio Brigandì , Perdichizzi Gioielleria, Puccio & Franco Parrucchieri, Laboratorio Teatrale “Tanti Amici” e Giambra Editori.

Momento centrale della serata la presentazione del libro “Il Matrimonio in Sicilia tra Ottocento e Novecento – Riti e Usanze” di Teresa Riccobono. Dopo i saluti del Deputato regionale Pino Galluzzo, dell’Assessore Gianluca Sidoti, dei Presidenti della “Manganaro” Flaviana Gullì, della “Genius Loci” Bernardo Dell’Aglio e della “Pizzucasteddu Pizzu A Lampa” Antonio Natale, relazioneranno sul libro Padre Santino Colosi, Arciprete di Santa Maria Assunta, Olga Nassis e chiuderà l’autrice Teresa Riccobono. Moderatrice della presentazione Laura Mauro.

Il saggio di Teresa Riccobono, che vive a Palermo, dove ha insegnato materie letterarie in un liceo psicopedagogico,  e scrive in lingua e in dialetto siciliano e s’interessa di teatro, è  molto interessante in quanto vi sono illustrate antiche tradizioni di cui oramai se ne è persa memoria, dalle superstizioni alla serenata, dal banchetto nuziale, all’arrivo a casa degli sposi, dall’abbigliamento della sposa alla prima notte di nozze; dall’importanza del caratteristico ballo della contradanza.

Come informa Giambra Editori “Il libro è frutto di uno studio rigoroso che traccia un vero e proprio itinerario attraverso tutte le fasi di questa particolare tappa della vita dell’uomo così come è stata vissuta dalla società dell’Isola dall’Ottocento fino ai nostri giorni. Avendo come punto di riferimento la documentazione trasmessaci da illustri folkloristi e antropologi ottocenteschi come Giuseppe Pitrè, S. Salomone Marino, Amabile Guastella, Ernesto De Martino, sono stati utilizzati, oltre ai giornali dell’epoca e ai registri relativi ai Riveli di beni e di anime, la fonte notarile presente nell’Archivio Storico di Palermo e analizzato i dati principali che essa offre in questo senso: i capitoli matrimoniali e i testamenti. Dalle tavole nuziali e dai catasti onciari sono state attinte indicazioni sulla mentalità e sulla cultura materiale della famiglia siciliana, sui riti e costumi connessi al matrimonio, a ciò che lo precede e lo segue in una Sicilia, che a dispetto della sua siderale distanza, caratterizza il nostro presente globalizzato. Ne viene fuori uno spaccato della società del tempo, incardinata sui valori patrimoniali e attenta al rispetto di regole consuetudinarie e giuridiche propedeutiche al corretto raggiungimento dei fini matrimoniali, non sempre basati sui valori di un sentimento amoroso.