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Sui nuovi cambiamenti in seno alla giunta comunale del sindaco Pinuccio Calabrò, con la nomina del neo-assessore Tommaso Pino e la revoca a Rosario Catalfamo, non è mancato il disappunto di ‘Città Aperta’ su questa decisione politico-amministrativo. 

“Il nuovo cambio in giunta consacra il sindaco Calabrò come uomo di Calderone. Nonostante i malumori manifestati dallo stesso primo cittadino, malamente mascherati in via ufficiale, l’esito é certamente dei peggiori. Il sindaco ha nominato proprio uno dei consiglieri che più lo hanno attaccato nei mesi scorsi. Basti ricordare le critiche espresse da Tommaso Pino sulla scelta di Calabró di richiedere il parere sull’appalto del ponte di Calderà, definita “incommentabile”, o quelle sull’assenza del Sindaco dal palazzo comunale, che evidenziavano un chiaro pentimento sull’opzione voluta alle recenti elezioni amministrative. E ancora, le dimissioni da capogruppo di Forza Italia dello stesso Pino usate ad orologeria per poter criticare più liberamente il Sindaco.
Ebbene, denunciammo da subito come quegli atteggiamenti fossero nella realtà strumentalmente utilizzati per fare pressioni sul primo cittadino e sulle sue scelte amministrative.
Oggi ritrovarsi in giunta Tommaso Pino é la conferma di come la politica sia diventata solo un poltronificio e di come il sindaco sia del tutto privo di autonomia e autorevolezza”.