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Si accende sempre di più il dibattito sul piano di riequilibrio sia dentro che fuori dal Palazzo comunale, con i consiglieri di opposizione che attaccano l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Roberto Materia. 

Su questa scia anche i consiglieri Dr Sicilia, che attraverso una nota attaccano duramente il modus operandi del primo cittadino e sulle attuali strategie adottate per evitare il dissesto, situazione assai dannosa per le varie conseguenze sui cittadini.

“Ce ne vuole di coraggio- si legge nel comunicato dei consiglieri Dr – a fare parallelismi con Messina. Cateno De Luca è un sindaco che si è appena insediato e come prima azione ha mobilitato il Comune affinché ci fosse chiarezza assoluta sui conti, dopodiché ha annunciato tagli drastici alle spese anche molto impopolari per cercare di risanare le casse della città. Materia è un sindaco a fine mandato, che quando questo consiglio comunale lo sollecitava, a ragione, a presentare con urgenza tutti i conti del Comune, faceva spallucce ed infatti ancora adesso non si conoscono le cifre su cui dovrebbe reggere questo riequilibrio. Inoltre ad oggi materia non ha presentato uno straccio di strategia, non ha parlato di alcun taglio da fare, non ha presentato le misure che vorrebbe intraprendere, ha solo detto che per pagare i debiti ci vuole fare indebitare facendo un prestito.
In questo frangente così delicato Materia non dovrebbe avere tempo da dedicare – continua la nota – ad altro ed invece lancia strali contro i consiglieri riferendo cose totalmente prive di ogni fondamento. Questo consiglio comunale giorno 10 Agosto ha avviato la procedura di riequilibrio ed ha stabilito che questo debba avvenire senza accesso al fondo di rotazione. Sia chiaro quindi che il Consiglio comunale non vuole il dissesto forse lo preferirebbe Materia che così si prepara alla sua campagna elettorale sulle spalle dei cittadini.
Questo consiglio comunale – concludono i Dr – vuole che la città venga amministrata diligentemente come da un buon padre di famiglia che prima di ricorrere ai prestiti, taglia le spese superflue, stringe la cinghia e traccia un piano di rientro serio e credibile”.