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Lo stato delle acque di Barcellona, così come quelle di Milazzo dove l’emergenza nella giornata di ieri appariva seria a seguito del nubifragio che ha fatto saltare la rete fognaria, è un tema che fa discutere e per il quale non mancano le lamentele di cittadini e bagnati che proprio in questo periodo centrale dell’estate vorrebbero godersi in piena spensieratezza il mare della nostra adorabile costa.

Sulla questione è intervenuto il presidente di Legambiente del Longano, Carmelo Ceraolo sulla base dei risultati provenienti dal monitoraggio delle nostre coste effettuato nei giorni  8 e 9 luglio da Goletta Verde, pone all’attenzione dei  sindaci e degli enti preposti la criticità in cui versano le acque dei nostri mari.  “I campionamenti effettuati  presso la foce del Torrente Termini  in località Cantone di Barcellona Pozzo di Gotto mettono in evidenza uno stato allarmante del nostro arenile con un risultato di mare  fortemente inquinato.  Questa situazione – evidenzia Ceraolo – come segnalato già precedentemente e più volte negli anni  dalla nostra associazione evidenzia un deficit depurativo da non trascurare, una condotta sottomarina più volte attenzionata ma mai presa in considerazione che presenta una grossa falla proprio sotto costa, nonché la presenza lungo il corso del torrente di scarichi non controllati provenienti da monte che si riversano direttamente in mare ed in ultimo lo scarico troppo pieno Villa Crisafulli. Pertanto,  i deficit sopra esposti il  cattivo funzionamento del depuratore stanno mettendo a grave rischio non solo la qualità delle acque, ma soprattutto la salute dei cittadini che vivono in quelle zone .

“Il sottoscritto invita il Signor Sindaco e gli enti preposti a non sottovalutare il problema – continua il prresidente di Legambiente del Longano – del sistema depurativo che persiste ormai da tempo e fa inoltre presente che i soldi da tempo disponibili e messi a disposizione dal Fondo di Sviluppo e Coesione per adeguare rete fognaria e gli impianti di depurazione (circa un miliardo di euro) rischiano di andare perduti a causa della mancata progettazione da parte degli enti preposti.  Legambiente del Longano , così come già fatto precedentemente chiede alle amministrazioni locali di adoperarsi subito alla programmazione economica degli investimenti, sfruttando l’occasione offerta dai finanziamenti Cipe tutelando così uno dei più importanti patrimoni di questa terra: il mare e il sistema fluviale”.

Infine conclude Ceraolo con tale messaggio: “E’ importante adoperarsi in quanto abbiamo il diritto di vivere in un territorio salubre e bonificato che dia garanzie di salvaguardia alla salute, sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità del mare e delle coste si gioca una scommessa che dobbiamo assolutamente vincere altrimenti si rischia di compromettere non solo le bellezze naturali di questa regione ma la stessa economia turistica”.

Mentre per il primo cittadino Roberto Materia, nei giorni scors attraverso la sua pagina facebook, si dichiarato perplesso sui dai forniti e pubblicati da Goletta Verde: “Con stupore, leggo delle analisi presentate da Goletta Verde circa la qualità delle nostre acque, confrontate a quelle dei Comuni siciliani, anche limitrofi. Nutro cioè, esplicito il pensiero, dei dubbi sulle modalità di analisi poiché è impensabile paragonare -ad esempio- delle rilevazioni fatte a Cantoni per la nostra Città (dove è presente il depuratore) a delle rilevazioni fatte nella zona del Tono per Milazzo (dove non è presente il depuratore). Ricordo, Cittadini, che nella zona del depuratore dei Cantoni è presente il divieto di balneazione. Goletta Verde, sarebbe possibile avere delle rilevazioni, oltreché davanti al depuratore, anche in altre zone della nostra costa? In attesa di riscontro, procederemo con nostre verifiche che tendano a diradare i legittimi dubbi sorti dopo tale pubblicazione di Goletta Verde da parte dei residenti e turisti. Di certo, tutto ciò non favorisce nessuno. Dopo queste ulteriori analisi, sarà mia cura rendere note eventuali ulteriori disposizioni amministrative. In tanto, e fino a prova contraria, tranquillizzo tutti circa la balneazione della nostra costa a parte quelle zone note, soggette a divieto da oramai parecchi anni”.