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Nella mattinata di oggi a Palazzo Longano i rappresentanti dell’UNESCO che in questi giorni stanno conducendo una visita esplorativa di studio da parte Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, con sede a Venezia, su mandato di UNESCO Parigi e del Coordinamento delle Cattedre UNESCO del Mediterraneo, MUNCH,

nell’ambito del rapporto partenariale che il GAL Tirrenico ha avviato con queste istituzioni e che ha già visto l’inserimento dei Borghi di Castroreale e Novara di Sicilia, anch’essi membri del GAL, nel progetto “Small settlements. Enhancing rural-urban linkages through culture” promosso dalla Cattedra UNESCO dell’Università di Ferrara e dal Research Institute of Urbanisation, Xi’an Jaotong-Liverpool University di Suzhou (PRC).

Nel corso della mattinata, dunque, il prof. Paolo Ceccarelli, Cattedra UNESCO dell’Università di Ferrara (peraltro progettista del Piano di gestione UNESCO di Malta e Gerico), il prof. Enrico Fontanari, Cattedra UNESCO dell’Università IUAV di Venezia e consulente delle Agenzie di UNDP e UNESCO e il dott. Matteo Rosati, Funzionario del Settore Cultura presso l’Ufficio UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, accompagnati dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura, Ilenia Torre, nonché dall’Arch. Roberto Sauerborn, hanno visitato il nostro territorio comunale.

Nel corso della visita i rappresentanti UNESCO hanno avuto modo di apprezzare anche alcuni esempi di architettura religiosa – quali le Chiese di San Giovanni, di Santa Maria e di Gesù e Maria – e le opere in esse custodite, comprese talune delle statue che, installate sulle “Varette” ogni anno percorrono il tragitto della processione del Venerdì Santo.

Il confronto ha avuto dunque continuazione a Palazzo Longano, dove i rappresentanti dell’Amministrazione hanno sinteticamente illustrato il patrimonio artistico, urbanistico e paesaggistico della Città e i suoi beni immateriali – come la processione del Venerdì Santo – che sono parte importante della nostra cultura e del nostro patrimonio di tradizioni.

Grande attenzione e curiosità hanno mostrato tanto il prof. Ceccarelli che il prof. Montanari e il dott. Rosati e manifestato convinto apprezzamento per un patrimonio sconosciuto ai più e che può costituire il punto di partenza di un percorso di collaborazione con l’UNESCO utile a valorizzare il nostro territorio nel più ampio contesto nazionale e a dargli ulteriore opportunità di sviluppo.