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Nel pomeriggio di domenica 27 novembre 2016 si è svolto presso il Museo Epicentro di Gala il secondo degli appuntamenti dell’evento “Impronta d’Autore”: protagonista assoluto lo scultore Salvatore De Pasquale, che ha chiuso la serata con un messaggio alle giovani generazioni, l’augurio che traspaia sensibilità dalle proprie opere, e che queste emozionino.

L’evento si era aperto con i saluti istituzionali di Ilenia Torre, Assessore alla Cultura che ha sottolineato come in questo momento la città sia culturalmente viva, con tantissimi eventi; al fianco dell’Assessore presente Melangela Scolaro, Consigliere comunale. Il Direttore dell’Epicentro Nino Abbate ha quindi presentato la serata ed introdotto i vari relatori, non prima di avere ricordato come con la sua attività nel campo artistico abbia mirato a diffondere soprattutto alle giovani generazioni la bellezza dell’arte e la passione verso questa. Abbate ha anche raccontato con soddisfazione della visita di alcuni giorni addietro all’Epicentro di un entusiasta Sergio Maifredi, Direttore Artistico del Teatro Mandanici, che ha lasciato la propria impronta.

Molto apprezzato l’intervento dell’Arch. Walter Leotti, figlio del compianto Nino Leotti, che fu il maestro di De Pasquale. L’Arch. Leotti ha raccontato il De Pasquale uomo, l’amicizia fra le due famiglie, la ruvidezza del maestro verso l’allievo, la passione per la cucina (De Pasquale fu cuoco dell’Accademia della Scocca di Messina). Episodi di vita molto divertenti, come quando si cenò con un sughetto di pietre di mare perché la tempesta aveva impedito di pescare. E poi le frequentazioni di altri barcellonesi illustri quali Alessandro Manganaro, Nello Cassata, Nino Pino Balotta.

De Pasquale ha ricordato come tutta la sua vita sia stata legata a Nino Leotti, anche il lavoro come docente (fu Leotti a spingerlo a fare il concorso) o la vita sentimentale (conobbe a casa Leotti quella che poi sarebbe diventata la compagna di vita, la moglie presente al suo fianco in Museo).

A questo punto vi è stato un appassionato intervento dell’artista Orlando Roland Crisafulli, presente fra il pubblico, il quale ha tenuto a sottolineare come troppi oggi affermino di essere allievi o amici o eredi di Nino Leotti, ma non è così. Nino Abbate ha replicato sostenendo che l’Arte è di tutti quando trasmette emozioni! Il fondatore del Museo della mattonella ha quindi fatto notare che prima della scomparsa Nino Leotti donò uno schizzo all’Epicentro che Abbate mise su mattonella, per cui può dirsi che il Maestro Leotti fu il primo a lasciare la propria “Impronta d’Autore”.

La seconda parte della serata ha visto una interessante intervista della giornalista Cristina Saja a Salvatore De Pasquale. Si è spaziato dagli inizi e dalla poca voglia di studiare del giovane De Pasquale alla sua grande passione per il disegno, di fondamentale importanza per uno scultore; dai materiali lavorati (arenaria, osso di bue, cera, e soprattutto l’ossidiana) al suo più recente lavoro, un autoritratto. Quindi il momento clou con l’impronta della mano di De Pasquale sulla mattonella di argilla 30×30 e gli applausi del pubblico presente.