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di Alfredo Anselmo 

Ci siamo.

260 articoli, quasi 500 pagine, il cosiddetto Dl Rilancio è stato finalmente partorito.

Il pargolo avrebbe dovuto nascere ad aprile, ma per poco non arrivava addirittura a giugno.

E attenzione!!!

Non siamo di fronte all’ormai abituale Dpcm bensì ad un Dl.

Un Decreto legge che dovrà passare dal Parlamento ed essere quindi soggetto ad ulteriori aggiustamenti.

Ieri sera il premier Giuseppe Conte ha interrotto il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, poi ripreso e continuato fino a tarda notte, per una conferenza stampa insieme ai Ministri di Economia, Sport, Politiche Agricole e Sanità, nella quale i cinque hanno illustrato per sommi capi i contenuti di questo Decreto che, come recita il nome, mira a rilanciare l’Italia colpita dall’emergenza Coronavirus.

«Ci sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori!» Questa la notizia di copertina che il Presidente del Consiglio ha pronunciato in tono deciso, solenne, perentorio.

Il Decreto legge nella sua totalità è di ben 55 miliardi e il capo del governo tiene a sottolineare che si è pensato ai lavoratori, alle imprese, alla sanità, alla protezione civile, alla scuola, allo sport, alla cultura.

Con i 25,6 miliardi ai lavoratori verranno rinforzati cassa integrazione e bonus autonomi, 15-16 miliardi saranno per le imprese. Per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro ci sarà un bonus vacanze mentre saranno gratuite le ristrutturazioni green.

Le scadenze con il fisco saranno rinviate a settembre, prevista l’assunzione di 9.600 infermieri e l’aumento del 115% dei posti in terapia intensiva. Ci saranno poi 8 infermieri di continuità ogni 50mila abitanti. Per la scuola, invece, sono in arrivo 16mila assunzioni in più attraverso i concorsi, 8mila con la procedura straordinaria approvata nel 2019 e 8mila con quella ordinaria per titoli ed esami.

Nel Decreto rilancio «c’è l’abrogazione dell’annunciato saldo-acconto dell’Irap», ha confermato il Ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, mentre una commossa Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova – pianto in diretta che sembrava la Fornero 2 – ha ottenuto ciò che sperava «da oggi gli invisibili saranno meno invisibili», riferendosi ai braccianti. «Oggi vince lo Stato, perché è più forte di criminalità e caporalato».

Fiero del risultato raggiunto anche il sottosegretario Fraccaro «L’approvazione su mia proposta del Superbonus al 110% per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni rappresenta una rivoluzione per l’economia e l’ambiente».

Conte si gioca tutto con un Decreto che ha il peso di due manovre economiche, mai erano stati dispensati tanti soldi ma in tempi di pandemia questo ed altro.

E già piovono, immancabili a seconda dei casi, critiche e consensi. Ma è la (brutta) politica signori… adesso ciò che conta è esclusivamente rilanciare un Paese a terra, speriamo venga raggiunto l’obiettivo, per il bene di tutti. Per la campagna elettorale permanente ci sarà tempo…!