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Barcellona Pozzo di Gotto, il principale comune della provincia di Messina, merita di essere citato sulla stampa e nelle televisioni nazionali  per eventi culturali e per propri figli illustri,  che portano la propria opera, e di conseguenza il buon nome della città, in giro per il mondo.

Fra gli artisti viventi il più importante, è certamente Emilio Isgrò, figura che si integra perfettamente  nel “genius loci” della nostra città anche se a volte è stato erroneamente snobbato. Autore di quel Seme d’Arancia che nella città del Longano ha sempre suscitato pareri discordanti, spesso per “ignoranza” in quanto ci si è fermati all’opera fisica non badando minimamente al suo valore “concettuale”. Si sarebbe compreso come questo Seme gigante rispetto alle proprie dimensioni reali, nell’ottica di Isgrò rappresenti passato, presente e soprattutto futuro di Barcellona Pozzo di Gotto. Qualcosa di meraviglioso. Ed incompreso. Purtroppo. Ma andiamo avanti.

E’ stata inaugurata a Milano nel pomeriggio di oggi, martedì 28 giugno 2016, con una interessante “Performance itinerante” che ha visto il protagonista  “muoversi”  nei tre diversi luoghi in cui verranno esposte le sue opere, la Mostra retrospettiva dell’artista di fama internazionale Emilio Isgrò, siciliano, 78 anni ad ottobre, ormai da tempo meneghino d’adozione, conosciuto nel mondo soprattutto per le sue “Cancellature”, originalissima invenzione che ha fatto dell’Isgrò una figura apprezzata ed ammirata dagli esperti del settore, dalla critica e dal grande pubblico.

Oltre 200 sue opere saranno esposte in 3 diverse location legate fra loro (il Palazzo Reale, il caveau delle Gallerie d’Italia  e Casa Manzoni) dal 29 giugno al 25 settembre 2016. Il catalogo è curato da Marco Bazzini. Finalmente sono stati cancellati anche i Promessi Sposi. Fra le opere esposte anche il Seme già presente all’Expò.

La stampa nazionale in questi giorni ha dedicato ad Emilio Isgrò parecchi articoli, basti qui citare il supplemento del Corriere della Sera “La Lettura” che ha fatto uno speciale per questo evento milanese, o la bellissima intervista su “la Repubblica” o anche il pezzo presente su “il Giornale”.

Nel 2015 fu votato “artista italiano dell’anno” tutti riconoscimenti meritati e l’augurio che gli facciamo e ci facciamo è che Barcellona Pozzo di Gotto renda sempre merito ed onore a questo suo figlio illustre , come a tutti gli altri, e ve ne son tanti, senza invidie e gelosie da comari. Perché l’Arte non deve mai essere individualismo ed egoismo bensì condivisione del bello!