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Gioveni avanza una proposta per risollevare le sorti di uno dei settori maggiormente colpiti dalle misure anti Covid-19: “Dopo la “family card”, si passi alla “shopping card”!

Una shopping card per aiutare i commercianti che non vendono generi alimentari e che sono rimasti chiusi per tutto questo periodo

“L’idea – spiega Gioveni – sarebbe quella di fornire una carta o un coupon a una buona percentuale di famiglie messinesi, anche quelle con un reddito medio, utilizzando parte del tesoretto messo a disposizione dal Comune di Messina, obbligando a spendere la card in tutti i negozi che aderirebbero all’iniziativa registrandosi su una piattaforma da creare nel sito del Comune, sulla stessa stregua di quella utilizzata per far accreditare i commercianti di generi alimentari.

E’ evidente – prosegue il consigliere – che l’importo della “shopping card” dipenderebbe, oltre che dalle somme a disposizione, anche dal numero di famiglie aventi diritto, per cui si dovrebbe mettere un limite di reddito oltre il quale le stesse famiglie non avrebbero diritto.

Tuttavia – precisa Gioveni – basterebbe anche una quota simbolica di 100 euro o 200 euro a famiglia per una platea di circa 20.000 famiglie (per delle risorse quindi che andrebbero dai 2 ai 4 milioni di euro dei 39 già disponibili) che, oltre a fornire un piccolo aiuto alle medesime famiglie, servirebbero soprattutto a​ sostenere la ripresa dell’economia cittadina, rinvigorendo tutte quelle attività commerciali colpite duramente da una crisi purtroppo senza precedenti.

Mi auguro, pertanto – conclude Gioveni – che l’idea della “shopping card” da spendere nei negozi che aderirebbero all’iniziativa, possa essere condivisa anche dal sindaco De Luca, prevedendo modalità e forme di accesso e di utilizzo simili a quelli in uso per la “family card”, al fine di creare in città quel movimento necessario e di ricircolo della moneta volti a riaccendere la speranza al penalizzato settore del commercio.”