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Non è durata a lungo la fuga del trentenne messinese che, nel tardo pomeriggio di ieri, aveva messo a segno una rapina all’ufficio postale di via Catania. Gli agenti di polizia allertati immediatamente, lo hanno individuato nelle vicinanze e riconosciuto grazie alla minuziosa descrizione.

Aveva rapinato l’ufficio postale di via Catania verso le 19 di ieri sera, dandosi poi alla fuga.
I poliziotti delle Volanti, allertati dalla Sala Operativa, hanno rapidamente raggiunto l’agenzia Messina 3, circondato lo stabile e dato il via alle ricerche.
Ricerche fruttuose perché, in una delle vie limitrofe, ad appena 100 metri, gli agenti hanno individuato un soggetto che corrispondeva perfettamente alla descrizione del rapinatore.

Inchiodato dalle  sue mani, ancora sporche dell’inchiostro rilasciato dalla forzatura dal sistema di sicurezza degli sportelli bancomat da cui il rapinatore aveva poco prima sottratto il denaro. Trattasi di GANGEMI Giovanni, messinese, 30 anni.

Il malvivente aveva fatto irruzione all’interno dell’ufficio postale e, travisato e armato di pistola, aveva portato via le cassette porta-banconote all’interno dell’ATM che il personale dell’ufficio, in orario di chiusura, stava rifornendo.
Vistosi scoperto, ha ammesso le proprie responsabilità e indicato il luogo dove aveva nascosto le due cassette porta-banconote con ancora il denaro dentro, 70 euro, e la pistola, una beretta semiautomatica con matricola abrasa, perfettamente funzionante e con 4 colpi nel caricatore.
Il rapinatore, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato trasferito presso la locale Casa Circondariale.