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Il consiglio comunale tratta tutti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno e chiude la sessione. Il presidente Oliva ha però già convocato i lavori per lunedì prossimo 15 febbraio con un altro corposo ordine del giorno nel quale primeggiano come sempre interrogazioni e mozioni.

Ma tra i punti anche una modifica al regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali, esitato proprio oggi dalla prima commissione consiliare.
Nella seduta di lunedì sera invece le forze politiche hanno approvato le aliquote per oneri di urbanizzazione in vigore nell’anno 2018 da applicarsi dal 1 gennaio 2019 per insediamenti artigianali e industriali previsti dal piano regolatore generale; per la realizzazione di opere cimiteriali e gli oneri di urbanizzazione in vigore nell’anno 2019, da applicarsi dal 1 gennaio 2020. Tutti provvedimenti ad onor del vero ormai esitati, approvati a maggioranza di voti dei presenti, con astensione dei consiglieri di opposizione.
Nel corso dei lavori il sindaco Midili si è soffermato anche sulla discarica di ponente e sulla possibilità di poter sfruttare l’opportunità offerta da un decreto del ministero dell’ambiente per la bonifica dei cosiddetti “siti orfani”, spiegando che l’area individuata in località Torretta non rientra in tale ipotesi per la quale il ministero dell’Ambiente ha messo a disposizione 13 milioni. Il sindaco ha ricordato che esiste per il sito di Ponente una dichiarazione dello stato di calamità nazionale.
Ha quindi dato notizia che la Regione procedendo a una disamina delle problematiche da risolvere con i fondi da destinare a recupero e ripristino dei danni creati dalle mareggiate del 2019 sul versante tirrenico della provincia di Messina e che, aderendo alla richiesta della Protezione Civile regionale, il Comune si sta attivando nel predisporre una stima di massima dei danni causati dalle mareggiate, con caratterizzazione dei rifiuti effettuata dall’Arpa.

Il consigliere comunale Antonio Foti è tornato sulla questione del consolidamento del costone roccioso sovrastante la Ngonia del Tono, compresa la parte sottostante la via Manica per chiedere all’assessore ai Lavori Pubblici se, dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, ha avuto modo di approfondire assieme agli uffici il progetto relativo a questo intervento che era stato prima ammesso a finanziamento e poi definanziato nel gennaio del 2019 con una delibera della giunta regionale.
Folti chiede di sapere se nel corso degli ultimi mesi sono state avviate interlocuzioni con l’Ufficio del Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico della Regione Sicilia finalizzate alla riammissione del progetto tra gli intervento da finanziare e cosa è stato fatto dagli uffici per tentare di salvare il finanziamento di ben 2 milioni e 500 mila euro che erano stati previsti con il “Patto per il Sud” e sono stati poi revocati “poiché non risultava individuato il livello di progettazione e il tratto da mettere in sicurezza”.