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Lettera aperta con richiesta di incontro dalla Camera di Commercio CGIL di Milazzo, inviata al sindaco Pippo Midili, a firma del segretario Stefano Maio.

“Sig. Sindaco, in questi ultimi anni la crisi economica sta determinando condizioni allarmanti, sulla vita quotidiana di molte famiglie del nostro territorio. Nessun Comune, ricadente nelle competenze del centro per l’impiego di Milazzo, sembra essere risparmiato dalle situazioni legate alla mancanza di LAVORO, basti vedere la media delle percentuali dei tassi di disoccupazione dei singoli Comuni: Milazzo al 23,1%, Condrò al 23,1%, Gualtieri Sicaminò al 25,9%, Pace del Mela al 23,9%, San Filippo del Mela al 25,8%, San Pier Niceto al 25,8%, Santa Lucia del Mela 26,7%. In questo quadro c’è da credere che le conseguenze negative ci accompagneranno ancora a lungo se, il governo nazionale e Regionale non riusciranno ad utilizzare al meglio, per la nostra realtà, le risorse del PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) al fine di creare NUOVO LAVORO.

La vera priorità è la questione occupazionale, d’altronde le politiche legate ai BONUS non possono aiutare le famiglie e gli individui in difficoltà, viste le speculazioni in atto con l’aumento di tutti i prezzi.

C’è bisogno di politiche attive per il lavoro, in questo contesto la realtà tirrenica da Villafranca a Milazzo per scelte compiute negli anni ’60 ha avuto un chiaro indirizzo di sviluppo industriale, prima la ex Pirelli, oggi il polo energetico A2A da una parte e il polo petrolifero RAM dall’altra, che hanno determinato certamente occupazione e prospettive economiche per tutto il comprensorio tirrenico.

Purtroppo, da diversi anni le condizioni di vivibilità e di sicurezza ambientale si sono aggravate, al punto che l’area è stata dichiarata ad elevato rischio ambientale.

Noi come CGIL da sempre abbiamo orientato le nostre iniziative per rendere compatibile lo sviluppo industriale con la filiera agro-industriale e il turismo, in maniera sostenibile per quanto concerne l’ambiente. Pertanto, in questa situazione diventa prioritario rilanciare l’area di sviluppo industriale (ASI di Giammoro) 278 ettari di terreni, di cui una gran parte dismessa che vanno bonificate e risanate all’insegna della GREEN ECONOMY, per creare nuove opportunità di lavoro. Oggi tutto questo è possibile attraverso la istituzione della ZES (ZONA ECONOMICA SPECIALE) che consente la fiscalità di vantaggio con le agevolazioni e misure a sostegno delle START-UP innovative,  incentivi per i lavoratori svantaggiati e per insediamento di nuove attività.

Per questo, Le chiediamo di concerto con gli altri Sindaci di farsi promotore di un incontro, con il Prof. Alessandro Di Graziano, (Commissario Straordinario ZES Sicilia Orientale), insieme alle OO.SS. e Datoriali, al fine di avviare un tavolo di discussione per poter attuare progetti di sviluppo e nuova occupazione per la nostra realtà”.