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Le misure di contenimento della diffusione del virus non fermano la ricerca della fede, soprattutto nei fedeli milazzesi per il Santo Antonio da Padova, nel tradizionale pellegrinaggio alla grotta naturale scavata nella roccia, poi diventato il Santuario rupestre di culto a lui intitolato.

Qui il giovane frate portoghese Fernando Martins de Bulhoes che diverrà S.Antonio da Padova, tornando dalla missione in Marocco, naufrago’ nel gennaio del 1221 trovando soccorso dai pescatori milazzesi nel mare in tempesta e si rifugio’ negli scogli della riserva di Capo Milazzo presso la Baia di S.Antonino, che da lui prende il nome. L’artistico Santuario sarà anche quest’anno meta dei devoti o semplici visitatori che nella tradizione della notte tra il 12 e il 13 giugno (giorno della sua morte), si incammineranno a piedi fino al piazzale di Capo Milazzo per omaggiare l’amato Santo taumaturgo. La chiesetta, a navata unica e campanile a vela, ha un semplice portale classicheggiante del 1699 con accanto una nicchia contenente la Statua policroma del Santo. L’effige lignea datata 1704, realizzata dallo scultore palermitano Noè Marullo, sostituì quella cinquecentesca andata distrutta da un incendio e, le pareti laterali sono rivestite di lastre marmoree con bassorilievi raffiguranti i miracoli e in un piccolissimo vano ricavato nella roccia si trova l’antico luogo di preghiera di S. Antonio. Il programma prevede per la giornata di venerdì 12 alle ore 18.45 la conclusione della preghiera “Tredicina” e la S.Messa presieduta da S.E.Rev. Mons. Giovanni Accolla, all’esterno della grotta e, per tutta la notte il Santuario rimarrà aperto con le S.Messe della festa di sabato 13 officiate sempre nel piazzale esterno alle ore 6, 8 e 10. Alle ore 12 avverrà la solenne Supplica al Santo, e le celebrazioni eucaristiche proseguiranno alle ore 18 e 19.30. La Statua di S.Antonio da Padova è temporaneamente assente per restauro, ma va ricordato che per decreto sono sospese fino al 15 ottobre 2020 nel territorio dell’arcidiocesi di Messina,al fine di evitare assembramenti, tutte le manifestazioni esterne di processioni e feste patronali.