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Una parte dei militari dell’Esercito in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri.
Lo ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un colloquio con il presidente della Regione Nello Musumeci.
Il governatore dell’Isola aveva avanzato ieri un’ulteriore richiesta formale, in tal senso, al capo del Viminale, allarmato dalla crescita del tasso di contagio che da alcuni giorni si registra in Sicilia.

Un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati, con particolare riguardo ai capoluoghi di provincia e agli approdi dello Stretto. Li aveva chiesti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, vista la «perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19».
Il governatore, nella lettera inviata al responsabile del Viminale, ha sottolineato come l’Isola sia «una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale».
Musumeci ha chiesto, quindi, di «valutare la necessità di impartire disposizioni affinché sia potenziato il numero delle pattuglie delle Forze dell’Ordine», ricorrendo, ove ritenuto necessario, anche ai «militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione “Strade sicure”».

Inoltre il governo Musumeci è impegnato a mettere in campo le misure e le risorse necessarie per sostenere l’economia siciliana. E’ in pubblicazione, infatti, il bando per l’individuazione del soggetto gestore del Fondo per la realizzazione di operazioni cosiddette “Tranched Cover” (garanzie di portafoglio), per oltre 25 milioni di euro provenienti da somme liberate dalla precedente programmazione europea. L’annuncio è stato dato dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao.

Si tratta di una complessa operazione di ingegneria finanziaria che consente di mobilitare, attraverso garanzie per l’accesso al credito bancario, oltre 250 milioni di euro di finanziamenti per piccole e medie imprese per alimentare il capitale circolante nella difficile fase di carenza di liquidità determinata dall’epidemia Covid-19.
«Attraverso le garanzie di portafoglio (Tranched Cover Sicilia) – ha spiegato Armao – intendiamo rafforzare il sostegno all’accesso al credito delle nostre imprese. Soprattutto in questa fase di drammatica carenza di liquidità. L’obiettivo dello strumento è sostenere i fabbisogni di liquidità di breve termine delle Pmi, garantendo il rientro delle somme prestate dagli istituti finanziari. I 25 milioni di euro, sulla base dello storico, consentiranno di mobilitare finanziamenti per le Pmi per oltre 250 milioni di euro».
Questa misura si affianca alle risorse già destinate al Fondo centrale di garanzia (102 milioni di euro già assegnati, che la giunta Musumeci ha deciso di incrementare di ulteriori 100 milioni e che garantiscono l’80 per cento dei finanziamenti bancari per le imprese), che consentono di finanziare 20.000 imprese con oltre 2 miliardi di euro di risorse liquide da immettere sul mercato.
«L’avviso consente di individuare – ha aggiunto Armao – il soggetto che gestirà le somme che il Fondo europeo per gli investimenti ha restituito al dipartimento Finanze dell’assessorato Economia a seguito della definizione delle attività finanziaria del Fondo “Jeremie Pmi” relativa al Po Fesr 2007/2013».
Per favorire l’accesso al credito delle Pmi che operano in Sicilia, le risorse del Fondo saranno prioritariamente impegnate per l’attivazione di strumenti finanziari riferibili alla costituzione di garanzie a copertura. Tali misure saranno adottate mediante l’attivazione di convenzioni con banche, intermediari finanziari e confidi autorizzati dal dipartimento regionale Finanze, operanti sul territorio della Regione.