Condividi:

Si è concluso con un abbraccio all’albero, il primo intervento effettuato per salvare il maestoso pino. L’Assessore al Verde Pubblico Michele Isgrò con tre operai della ditta Astrea di Giarre, esecutrice dei lavori, ha abbracciato l’enorme tronco che misura circa 5 metri di circonferenza.

Un gesto che simboleggia l’affettuosità e le preoccupazioni di questi mesi ma che diventa anche messaggio di sensibilità per la natura, da operatori che ogni giorno con essa ci lavorano con passione.
L’albero dallo scorso novembre è sotto osservazione per l’apertura naturale di una lunga fessura nel tronco, ampia circa cinque centimetri ed estesa per oltre tre metri su sei totali del tronco. Il primo sopralluogo tecnico disposto dall’Assessore Michele Isgrò era stato fatto gratuitamente da due esperti “Tree Climbing” della Società Italiana Arboricoltura, i quali arrampicatosi con delle funi sull’albero ne hanno misurato altezza in circa 22 metri, l’ampiezza in circa 30 metri, stimato il peso in circa 40 tonnellate e misurato una serie di circonferenze dei rami principali.
Dopo le piogge invernali e gli ultimi forti venti, le condizioni dell’albero hanno destato maggiore preoccupazione, il Comandante del Nucleo di Polizia Municipale Antonino Prizzi ha disposto la messa in sicurezza dell’area sottostante, che è stata completamente transennata e interdetta al transito veicolare e pedonale mentre l’Ufficio Tecnico ha affidato un intervento di urgenza alla ditta Astrea srl di Giarre, effettuato oggi.
“Si tratta di una prima preparazione al consolidamento adeguata al periodo di ripresa vegetativa – spiega l’Assessore Michele Isgrò – in questo periodo di massima vegetazione, infatti, non è possibile fare tagli importanti sugli alberi. La ditta si è limitata al solo taglio di rami secchi, morti e incastrati tra di loro, scaricando la pianta di circa 8 tonnellate. Questo consentirà una maggiore ossigenazione per la chioma e una minore resistenza a eventuali venti consentendo cosi di arrivare in tranquillità all’inverno. Con la pianta in fermo vegetativo sarà possibile fare tagli importanti e il consolidamento attraverso l’ancoraggio dei rami principali con speciali cinghie di resistenza. Stiamo facendo di tutto ma non possiamo andare contro natura – conclude l’Assessore – l’età media di un pino è stimata in circa 200 anni il nostro ne ha 170, fu piantato dal papà del fu Sacerdote Filippo Genovese per lunghi anni amato parroco di San Biagio e Vigliatore e anche per questo l’Amministrazione continuerà a fare il possibile”.