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Dall’esame dei fotogrammi, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato”. Lo afferma, in una nota, il Procuratore di Patti Angelo Cavallo, sottolineando che invece “non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre”.

“Con riferimento alle indagini relative al decesso di Viviana Parisi e del piccolo Gioele Mondello, la Procura della Repubblica di Patti sta proseguendo le indagini al fine di acquisire elementi di prova e riscontri, con riferimento ad ogni possibile dinamica dei fatti”. Lo afferma in una nota il procuratore Angelo Cavallo, sottolineando che “contrariamente a quanto riportato alcuni di stampa nei giorni scorsi, non è mai stata data, né avrebbe mai potuto essere espressa da questo Ufficio, alcuna indicazione di probabilità su ipotesi da escludere o privilegiare, nemmeno nel momento iniziale delle indagini”.

“Sarà conferito domani l’incarico per l’autopsia ed accertamenti genetici e morfologici di vario tipo ad un pool di esperti, ciascuno dotato di specifica professionalità sui resti del piccolo Gioele”, ha reso noto il procuratore. Intanto oggi La Procura di Patti ha assegnato un incarico di consulenza tecnica al professore Massimo Picozzi, docente di psichiatria alle università di Parma e Bocconi di Milano “per acquisire informazioni precise sullo stato di salute mentale e psicologico” di Viviana Parisi “alla luce della documentazione medica acquisita e di ogni altro elemento di eventuale interesse”.

Intanto i legali del marito Daniele Mondello, presentano esposto su ricerche e mancato aiuto. Querela contro ignoti depositata alla Procura di Patti: “Stamattina abbiamo presentato alla procura di Patti una querela contro ignoti per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni e del figlio Gioele, 4 anni” e su “eventuali ritardi nella loro ricerche”. Lo dicono i legali della famiglia Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello. “In particolare – spiegano i due penalisti – chiediamo chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l’incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti probabili del figlio, il 19 agosto. Vogliamo che si indaghi – sottolineano i due avvocati – per capire se da parte di chi ha assistito all’incidente ci sono stati omissioni. Magari qualcuno poteva aiutare Viviana e non l’ha fatto, e anche se dopo qualcuna l’ha avvistata tra le campagne di Caronia e non è intervenuto per darle aiuto. Poi – concludono – vogliamo comprendere perché sono stati persi tanti giorni nelle ricerche e se ci sono stati ritardi. E nel caso, da cosa sono dipesi e da chi”.