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L’ennesimo grido d’allarme del turismo parte da Taormina e dal XX Congresso provinciale della Fisascat Cisl di Messina che si è celebrato oggi nella Perla dello Jonio. Un appuntamento che si rinnova ogni quattro anni per l’elezione della segreteria provinciale con la conferma di Salvatore D’Agostino come segretario generale con Massimo Sili e Maria Manna a completare la segreteria provinciale.

Una scelta, quella di celebrare il Congresso a Taormina, alla presenza del segretario nazionale della Fisascat Cisl Salvatore Carofratello, della segretaria generale della Fisascat Cisl Sicilia Mimma Calabrò e del segretario aggiunto Pancrazio Di Leo e del segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi, fortemente simbolica per ciò che un territorio a forte vocazione turistica ha subito negli ultimi anni a causa della pandemia.

«Siamo in una struttura che continua a rimanere aperta tutto l’anno pur con grandi difficoltà – ha sottolineato il segretario generale della Fisascat Cisl Messina, Salvatore D’Agostino – Da anni, la Fisascat Cisl sostiene la battaglia della destagionalizzazione del turismo per dare a tutte le attività un’economia viva. Serve, però, l’azione di tutti gli attori, dalla Regione siciliana agli imprenditori, serve una rete di trasporti che possano accelerare questo processo. Da Taormina alle isole Eolie destagionalizzare è possibile, non c’è solo mare ma anche cultura, enogastronomia, percorsi ricercati e appetibili sul mercato».

D’Agostino ha anche ricordato le difficoltà di tanti operatori negli ultimi due anni. «I lavoratori del turismo, nel periodo della pandemia, sono stati i più colpiti. Sono chiuse le attività, non c’è stato lavoro e nessun aiuto. Ricordo come molti, a febbraio-marzo del 2020, avevano già concluso il periodo della Naspi e rimasero completamente al di fuori di ogni aiuto da parte del Governo. Il settore del turismo e, soprattutto, i lavoratori stagionali non hanno alcun ammortizzatore sociale. Lavoriamo e contrattiamo a livello nazionale affinché si possa portare avanti il discorso di un ammortizzatore unico supporti gli stagionali nei periodi di fermo».

Non solo turismo, però. Al centro dei lavori e della relazione del segretario della Fisascat messinese anche il tema del commercio, settore interessato da pesanti vertenze. «Non è un bel clima quello che si vive adesso, per di più sotto Natale. La cosa peggiore è che constatare come le aziende importanti della grande distribuzione abbandonino la Sicilia, un fenomeno visibile già da qualche anno. Stiamo gestendo queste vertenze sul territorio di Messina con grande difficoltà ma con l’auspicio che gli imprenditori siciliani che si stanno presentando per sostituire le grandi catene riescano a gestire veramente un mercato così complicato».

La preoccupazione per il momento di crisi che sta vivendo il settore del turismo e del commercio è stata al centro anche dell’intervento del segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi. «Il turismo e la destagionalizzazione sono temi che devono essere affrontati con riforme strutturali e strategiche – ha detto Alibrandi – Sugli ammortizzatori sociali è necessario prevedere coperture per chi, stagionalmente, perde il lavoro quando termina la stagione. Abbiamo anche necessità di riaprire tutte le attività che con la pandemia hanno subito un forte calo. Oggi è fondamentale riprogrammare tutte le azioni per dare supporto e sostegno ai lavoratori sia del turismo stagionale ma anche del commercio e dei servizi che nell’ultimo periodo hanno garantito all’intero sistema di funzionare».

Una crisi che vive anche il commercio e la grande distribuzione. «A Messina e in provincia si sta registrando una forte crisi. Occorre riorganizzare tutto il sistema, è necessaria una classe imprenditoriale e territoriale che abbia senso di responsabilità. Pensiamo anche ad una economia di portafoglio con i cittadini stessi che acquistino prodotti realizzati nel nostro territorio».

«Il turismo – ha detto il segretario nazionale Salvatore Carofratello – è stato il comparto più colpito e ancora stenta a riprendersi dalla pandemia. Celebrare il congresso a Taormina ha un forte significato perché è una delle località nazionali più colpite. Il Turismo è trainante per il pil e deve essere visto come industria turistica. Serve un ammortizzatore unico ma quello che manca è una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali. Si è perso troppo tempo. Non è più un sistema che può rimanere in piedi».