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Un importante giorno per Rometta, quello di ieri 4 aprile, per la pubblicazione della storica sentenza con la quale è stato ripristinato il diritto di tutti  all’accesso al mare, dalle vie Anna Saija e Nicoló Patti.

Lo ha stabilito la Sezione Prima del TAR di Catania con la sentenza n. 1300 – estensore Agnese Anna Barone, presidente Pancrazio Maria Savasta – riunendo e respingendo i ricorsi del complesso Cadibes, con i quali il condominio si era opposto agli atti del Comune di Rometta, consistenti nella diffida alla eliminazione dei cancelli pedonali “di recente apposti sulla vie Anna Saija e Nicoló Patti” nonché nell’ordinanza a provvedere al ripristino dello stato originario dei luoghi.

Tali provvedimenti si erano resi necessari in quanto, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera del 2022, il soggetto privato aveva pensato bene di chiudere agli estranei gli accessi al mare, impedendo il passaggio sulle strade del complesso che uniscono le pubbliche vie alla spiaggia.

Il conseguente malcontento generale non ha lasciato indifferente il sindaco della cittadina turistica, Nicola Merlino, che, particolarmente sensibile alla questione, ha subito realizzato, con gli appositi uffici del comune, che si potesse trattare di una violazione ai c.d. “Diritti demaniali su beni altrui”, quali le servitù di uso pubblico, rientranti nelle proprie prerogative di tutela.

E il primo cittadino aveva visto giusto, in quanto il Giudice amministrativo ha stabilito che detti diritti “consistono in un peso a carico di un bene immobile per consentire un’attività a beneficio di una collettività di persone, volta a soddisfare un’esigenza di carattere generale e diretta a realizzare un fine di pubblico interesse (passaggio o altro)”.

Purché vi sia la sussistenza, accertata esserci dal TAR durante l’udienza del 27 marzo scorso, di tre concorrenti elementi: l’esercizio del passaggio e del transito da parte di una moltitudine indistinta di persone, qualificate dall’appartenenza ad un ambito territoriale; la concreta idoneità della strada a soddisfare, anche per il collegamento con la via pubblica, le esigenze di carattere generale e pubblico; un titolo valido a sorreggere l’affermazione del diritto di uso pubblico (il quale può identificarsi nel caso specifico anche nella protrazione dell’uso da tempo immemorabile) ossia nel comportamento della collettività contrassegnato dalla convinzione di esercitare il diritto d’uso della strada.

Cittadini e turisti tirano quindi un sospiro di sollievo, anche perché sanno che oltre ad aver visto risolvere il caso specifico questa pronuncia, quando diverrà definitiva, costituirà una giurisprudenza scoraggiante di altri analoghi comportamenti, attentanti ovunque alla libera fruibilità del mare.

Da parte sua il sindaco Merlino ha inteso trattare il tema degli accessi al mare anche da un punto di vista più generale, inserendo tale argomento nelle Direttive fissate dalla Giunta per la redazione del PUG (Piano Urbanistico Generale), destinato a sostituire il vigente Piano regolatore, stabilendo che “tale piano dovrà prevedere il riordino e l’ampliamento degli accessi al mare, oggi negati dallo sviluppo disordinato della frazione di Rometta Marea”.

Il Comune è stato rappresentato e difeso dall’avvocato Aldo Tigano, mentre il condominio dall’avvocato Antonio Saitta.